Tragedia a Viterbo. Addio a Matias, 10 anni, barbaramente ucciso in casa dal padre

Dagli accertamenti sembra che ad uccidere il piccolo con una coltellata alla gola sia stato il padre sul quale gravava un divieto di avvicinamento alla famiglia

Continua la strage degli innocenti. Solo poche settimane fa, due bambine di 3 e di 11 anni, ospiti in una comunità mamma-bambino di Verona erano morte inspiegabilmente nel sonno, mentre la loro mamma risulta scomparsa QUI. È ancora vivo il ricordo della tragica morte di Elena e Diego, 12 anni, giovani vite spezzate, a giugno 2020, per mano del padre QUI e così di nuovo, sempre per quella stessa mano che dovrebbe proteggere ed accudire un altro figlio è stato ucciso a settembre dello stesso anno. QUI

L’ennesima tragedia familiare che lascia senza parole si è consumata, questa volta, martedì, a Cura di Vetralla, frazione alle porte di Viterbo. Matias, piccolo angelo di 10 anni è volato in cielo, ucciso barbaramente in casa, con una coltellata alla gola che non gli ha lasciato alcuna speranza.

Viterbo. Il padre di Matias aveva il divieto di avvicinarsi alla famiglia 

Sospettato di aver compiuto il terribile gesto, suo padre, Mirko Tomkow,  44 anni. L’uomo era già stato investito da un divieto di avvicinamento alla moglie ed al figlio a causa dei suoi comportamenti violenti e fino a quella tremenda mattina era ricoverato a Roma per Covid.

All’arrivo dei soccorsi, l’uomo è stato trovato in un’altra stanza dell’abitazione in stato di incoscienza. È stata la madre, poi ricoverata in stato di choc, a trovare il corpo del piccolo, nel primo pomeriggio, al suo rientro in casa.

La donna, si legge sul Corriere della Sera: “si era raccomandata con il figlio Matias, di non aprire la porta di casa, in una palazzina di due piani in stradone Luzi, nel centro di Cura di Vetralla, nel Viterbese, fino a quando non fosse tornata dal lavoro. A nessuno, papà compreso.

Ma ieri pomeriggio è successo qualcosa per cui il bimbo ha invece fatto entrare il padre, che secondo gli accertamenti dei carabinieri del comando provinciale di Viterbo poco dopo lo ha ucciso con una coltellata alla gola nella camera da letto dei genitori. […] A dare l’allarme, alle 15.30 di ieri, i vicini di casa che hanno udito le grida disperate della madre”.

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire quanto accaduto. Intanto l’uomo è stato arrestato con l’accuso di omicidio volontario. Si trova in ospedale, dove è ricoverato, in stato di fermo e piantonato.

Fra le ipotesi al vaglio dei carabinieri – osserva il Corriere- quella che l’omicidio del figlio possa essere collegato a una vendetta nei confronti della moglie che lo aveva fatto andare via di casa”.

Il sindaco di Vetralla, per oggi ha deciso di indire il lutto cittadino ed organizzare una veglia di preghiera.