Utero in affitto: la commissione Ue propone di renderlo reato

La pratica del cosiddetto “utero in affitto” è stata inserita tra i reati di tratta di esseri umani da perseguire

La commissione Libertà civili del Parlamento europeo ha approvato una serie di proposte per contrastare la tratta di esseri umani. Tra questi anche la pratica del cosiddetto “utero in affitto” a fini di sfruttamento riproduttivo.

La tratta degli esseri umani

La tratta di esseri umani è un fenomeno che colpisce migliaia di persone ogni anno.
Per combattere questo flagello, la commissione Libertà civili del Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di proposte che mirano a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri, a garantire la protezione delle vittime e a sanzionare i responsabili.
Tra le proposte c’è l’elenco delle categorie di reati che saranno perseguiti in tutta l’Unione europea, indipendentemente dalla legislazione nazionale. In questo elenco compaiono:
il matrimonio forzato, l’adozione illegale, lo sfruttamento dei bambini negli istituti residenziali, e la maternità surrogata a fini di sfruttamento riproduttivo.

L’utero in affitto

La commissione Ue ha deciso di inserire la maternità surrogata tra i reati penali da perseguire perché ritiene che si tratti di una forma di sfruttamento della donna e del bambino, che viola i diritti umani e la dignità delle persone coinvolte.
Su questa proposta, l’eurodeputato Vincenzo Sofo (FDI) che ha dichiarato: “È stato messo un freno alla normalizzazione di un crimine aberrante come l’utilizzo dei corpi delle donne per la procreazione di bambini oggetto di compravendita”.