Mongolia: a mangiare bene si impara da piccoli…

Questa settimana abbiamo assistito ad un altro piccolo passo avanti nel nostro progetto. Si tratta di una nuova attività sviluppata in partnership con il Sanatorium, ossia la clinica pediatrica di Ulaan Bataar che svolge anche la funzione di istituto per i bambini da 0 a 2 anni dove i nostri assistenti sociali collaborano da anni.

I destinatari dell’azione sono sempre i bambini che vengono reintegrati nella loro famiglia d’origine, sebbene in modo indiretto. L’attività infatti consiste in un ciclo di sei seminari per i loro genitori sul tema dell’alimentazione infantile. Purtroppo in Mongolia questo è uno dei punti problematici in particolare per le famiglie più povere: la mancanza di risorse economiche e le scarse conoscenze rispetto alla cura dei piccoli fanno sì che questi non ricevano un’alimentazione adatta al loro sviluppo fisico ed intellettuale. A ciò si aggiunge il fattore climatico e ambientale: l’agricoltura è quasi inesistente e frutta e verdura vengono importanti, per questo motivo sono molto costosi e al di fuori della città quasi introvabili e le temperature rigide non permettono di passare molto tempo al sole e all’aria aperta. Le dirette conseguenze di questi problemi sono purtroppo la grandissima diffusione di problemi di salute dovuti alla carenza di vitamine e di rachitismo.

Obiettivo dei seminari è dunque fornire ai genitori alcune nozioni di base circa l’importanza di inserire frutta e verdura nella dieta dei loro figli, di cercare di dare loro una dieta bilanciata e soprattutto di evitare il consumo eccessivo di dolciumi, spesso utilizzati come  sostituti dei pasti veri e propri. Accanto alla teoria, ovviamente, è previsto anche un sostegno materiale attraverso la donazione a ciascuna famiglia di alcuni alimenti di base e degli strumenti adatti per cucinarli.

Il risultato del primo incontro è stato molto positivo e i partecipanti hanno dimostrato molto interesse sia rispetto agli argomenti trattati sia, soprattutto, alla possibilità di apprendere nuove competenze che gli saranno utili per garantire il benessere dei loro piccoli che sono da poco tornati a casa.