Gabriele Greco: “Ho dato la mia voce ad un bambino abbandonato”

Gabriele-Greco100Il 12 Giugno, presso  la sala stampa della Camera dei Deputati, si è tenuta la Conferenza Stampa di Ai.Bi., per presentare le proposte di legge, firmate Caruso-Chaouki, concernenti la riforma della disciplina in materia di adozione internazionale (leggi la news).

All’incontro era presente Gabriele Greco, brillante attore di fiction come Onore e Rispetto 2, Butta la Luna, Una sera si Ottobre, Capri 3, da anni testimonial di Amici dei Bambini, uomo sensibile da sempre impegnato nel sociale.

 

AiBi. News lo ha intervistato:

Gabriele, come sei diventato testimonial di Ai.Bi.?

Ho iniziato a credere nella vostra associazione circa tre anni fa.

Ci incontrammo in un aperitivo solidale il cui beneficiario era Ai.Bi. e così ho scoperto un tema così delicato come quello dei bambini abbandonati. Non immaginavo che fossero così tanti e che questa fosse la quarta emergenza umanitaria. Il nostro cammino insieme è poi proseguito, fino a giungere al Social Word Film Festival di Vico Equense, dove abbiamo portato il messaggio di Ai.Bi. nell’ambito della comunicazione e dell’arte.

Prestare il proprio volto per cause così importanti aiuta molte persone a conoscere il valore della solidarietà.

E tu perché lo fai?

Sapere che più di 168 milioni di bambini nel mondo non hanno una famiglia mi spaventa e credo sia una delle più grandi ingiustizie. E’ insopportabile.

Sei stato in questi giorni con Ai.Bi. alla camera dei Deputati in occasione della conferenza stampa “verso una nuova cultura dell’accoglienza” dove gli Onorevoli Caruso e Chaouki hanno presentato le loro proposte di legge sulla disciplina in materia di adozione internazionale e sulla ratifica della convenzione de L’Aja del 96…

Quel giorno è stato davvero emozionante. Ho letto le parole scritte da Carlos, un bambino il cui sogno è poter avere un giorno una mamma e un papà. La sua lettera era una commovente preghiera rivolta a Gesù in cui diceva che, anche se Natale è ancora lontano, lui non può più aspettare il regalo di avere una famiglia, perché ormai ha 10 anni! Sono stato felice di dar voce alla sua testimonianza, perché ci vuole una riforma radicale, una legge che semplifichi le procedure per l’adozione e non lasci più i bambini soli, dentro gli orfanotrofi.. Vorrei che la legge non fosse un nemico, ma che potesse dare una speranza concreta a chi aspira a diventare genitore, a chi desidera solo di essere figlio.

Ci sono molti tuoi colleghi attori, impegnati come te nel sociale?

Sì, ce ne sono. Io apprezzo quelli che lo fanno in silenzio, senza troppa pubblicità. Chi come noi è conosciuto dal pubblico, fa bene a usare il suo volto per promuovere delle cause giuste. Per quel che mi riguarda, credo che basti davvero poco per aiutare tutti quei bambini che non hanno famiglia. Tante coppie, nel nostro Paese hanno atteso anni per ottenere un’adozione e purtroppo tanti hanno dovuto rinunciare a causa della burocrazia. Mi piacerebbe che cambiasse finalmente qualcosa

Progetti per il futuro con Ai.Bi.?

Continuare a camminare insieme. Mi piacerebbe poter coinvolgere i bambini in attività creative, teatro e cinema, potrebbe essere un modo per aiutarli a confrontarsi con gli altri e a conoscere meglio se stessi.