Mese: Settembre 2014

Il 4 ottobre “Accendi una luce in famiglia”. Veglia di preghiera con Papa Francesco in piazza San Pietro

Tutti insieme per la famiglia con Papa Francesco. In occasione della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi intitolato “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione“, che avrà luogo in Vaticano dal 5 al 19 ottobre 2014, Papa Francesco invita proprio le famiglie a una veglia di preghiera in piazza San Pietro sabato 4 ottobre dalle 18.00 alle 19.30. Anche una rappresentanza di famiglie adottive di Ai.Bi. andrà a Roma per pregare insieme a Francesco e portare il saluto di tutte le famiglie adottive.

Anna Falchi: “Corri per sostenere il diritto all’infanzia. Ogni 15 secondi un bambino viene abbandonato”

Corre sul ponte della nave assorta nei suoi pensieri quando un aeroplanino di carta le passa davanti agli occhi colpendo la sua attenzione. Da dove arriva? Chi lo manda? Anna si ferma, si china per raccoglierlo da terra e incuriosita apre il foglio di carta e scopre che al suo interno c’è un piccolo tesoro: il disegno di una casa con un bambino. A questo punto Anna comincia a contare…1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15 e afferma “Ogni 15 secondi nel mondo un bambino viene abbandonato. Sostieni il diritto all’infanzia. Corri”.

Roma. IOM: “Valorizzare il migrante con la cooperazione di enti e società civile”

“Un’umanità gestita in modo umanitario è utile a tutti”. Con queste parole l’IOM, organizzazione mondiale per la migrazione, ha aperto la prima conferenza delle organizzazioni intergovernative, tenutasi a Roma presso l’hotel dei Congressi, il 25 settembre. La giornata di apertura, inaugurata dal Presidente dello IEMO, intenational emergency management organisation, Alessandro Manini, è stata banco di prova per quello che è l’obiettivo della conferenza: “la conoscenza reciproca e l’interazione, per la divulgazione delle best practices, la sicurezza e l’ottimizzazione”.

Salerno: “La cultura della accoglienza apre la strada all’adozione”

L’ associazione “Ai.Bi.” Amici dei bambini il 27 settembre pomeriggio ha organizzato nelle principali città d’ Italia un momento di diffusione, d’informazione e di sensibilizzazione nei confronti delle adozioni internazionali poiché si è registrato negli ultimi anni un pericolosissimo calo delle adozioni, circa il 30 % in meno, e nel frattempo sono 168 milioni i bambini che al momento non hanno una famiglia

Marco Carretta. “Quando sono nato avevo già 22 mesi !”

“Sono stato adottato a 22 mesi: in quel momento sono diventato figlio”. A parlare è Marco Carretta, figlio adottivo di Beatrice ed Ermes Carretta, e coordinatore di Ai.Bi. giovani, il movimento “costola” di Ai.Bi., Amici dei Bambini nato nel 2010 con lo scopo “di essere noi figli adottivi e non, esempio per tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza dell’abbandono prima e dell’accoglienza poi”.

Silvia e Stefano Zappa. “Sandra viveva lungo il fiume: la sua casa era la strada. Che fine avrebbe fatto?”

Non abbiate paura, non demordete. Andate avanti sempre e nonostante tutto e tutto: soprattutto i costanti tentativi dell’esterno (servizi sociali e tribunali) che cercheranno in ogni momento di farvi gettare la spugna. Perché ne vale la pena: nel mondo c’è vostro figlio che aspetta solo che tu lo trovi e lo vai a prendere”. A parlare è la coppia Zappa che è intervenuta all’ “Open day” Ai.Bi., Amici dei Bambini, che si è svolto il 27 settembre alla Casa dei Diritti in via De Amicis a Milano.

Tata Francesca. “Quando accogli un bambino abbandonato, nasce una seconda volta”

Il bambino abbandonato non può scegliere. Siete voi la sua speranza: la sua scommessa per una nuova vita. Siamo tutti corresponsabili verso quel bambino che non ha alcuna colpa per trovarsi solo e senza amore. Lui come tutti gli altri ha, invece, diritto di essere felice e tu sei la sua unica possibilità”. E’ un appello accalorato quello che Tata Francesca Valla rivolge alla sala della Casa dei Diritti straripante di coppie che vogliono avvicinarsi all’esperienza dell’adozione internazionale.

Luzzi. “Per Brian sono diventato un super uomo. Sono andato a prenderlo con determinazione dalla Colombia”

Le Istituzioni  ti ostacolano: sembra quasi che lo facciano appositamente. Mille problemi burocratici, tempi biblici, sembra a volte che negli uffici non abbiano mai fatto adozioni. Ti guardano stralunati quando chiedi dei documenti necessari per l’iter adottivo. Sono tante pugnalate al cuore. Ma voi dovete essere più forti di loro e ogni volta rialzarvi e trarne forza per andare avanti. Dovete essere dei super-uomini per i vostri figli”.