Mese: Maggio 2015

Silvia Cappelli (cooperante Ai.Bi.) “E’ stato un lunghissimo minuto di terrore. A Kathmandu la gente è disperata e si prepara a trascorrere un’altra notte tra le macerie”

“La gente è terrorizzata, si chiede quando tutto questo finirà”. A parlare è Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi., Amici dei Bambini, che si trova in Nepal con Fulvia Clerici (l’altra cooperante di Amici dei Bambini), raggiunta a seguito del primo terremoto del 25 aprile. Sentita al telefono, Silvia racconta quel lungo minuto di scossa di magnitudo 7,4 che ha fatto tremare nuovamente il Paese. “Eravamo nella nostra sede Ai.Bi. a Kathmandu – continua  – quando è iniziata la scossa. Per lunghissimi 3 secondi ci siamo guardate negli occhi cercando di capire cosa stesse succedendo: subito dopo Fulvia ha urlato ‘uscite’!!”.

Parbati: “Il mio cuore è a Kathmandu: penso ai miei genitori biologici che magari stanno soffrendo sotto le macerie”

Se penso che la città in cui sono nata e vissuta per circa 1 anno si stia distruggendo a poco a poco  mi viene subito una forte tristezza. Pensate che circa 8 anni fa io ero lì e se non fosse stato per mio papà e mia mamma io sarei ancora a Kathmandu soffrendo per il terremoto”. Questo è uno dei passaggi della lettera scritta da Parbati Lingeri, una bambina nepalese di 9 anni adottata all’età di 1 anno: ora vive in Italia.