Mese: Febbraio 2017

Adozione a distanza Marocco. Una festa di compleanno al Magic Park: “Ecco come grazie al mio ‘papà a distanza’ ho vinto il tormento dell’abbandono”

Ogni bambino abbandonato vive nel tormento continuo di non conoscere i propri genitori: questo si fa più “vivo” nel giorno del proprio compleanno, quando chiunque vorrebbe avere accanto le persone più care. Nel caso di uno dei bambini del centro Lalla Amina di Benslimane questo sentimento di nostalgia, vuoto e dolore è sparito nel giorno del suo compleanno. Il suo sostenitore gli ha inviato un regalo che lo ha reso davvero felice e con lui anche tutti i suoi compagni.

 

 

Gli errori non sono un insuccesso: i nostri figli vanno incoraggiati

Pagella bellissima per il giudizio, I è molto migliorato, sia nell’esposizione che nella scrittura, interviene molto,collabora con i compagni, manifesta grande desiderio di imparare, però si mortifica quando sbaglia e bisogna incoraggiarlo e sostenerlo affinchè non viva l’errore come un insuccesso ( tutto scritto nella valutazione). e poi questo piccolo […]

Nichelino (To). Con l’Arcidiocesi di Torino, le famiglie adottive e affidatarie diventano testimoni della chiamata di Dio all’accoglienza

Le difficoltà trasformate in opportunità, la sterilità biologica che diventa fecondità e apre all’adozione di un bambino con problemi sanitari, l’esperienza dell’affido: queste alcune delle tante testimonianze rese da alcune delle numerose famiglie presenti, il 24 febbraio, a Nichelino (To), in occasione dell’incontro “L’accoglienza è… la via sicura che conduce fino a Dio”, organizzato dall’Arcidiocesi di Torino in collaborazione con la associazioni Ai.Bi., La Pietra Scartata, AdottiAmo, Famiglie per l’Accoglienza e Comunità Papa Giovanni XXIII.

Bulgaria. Simona, 10 anni di istituto, “Ora non vuole andare al parco e se incontra altri bambini si aggrappa al mio braccio per paura di essere portata via”

La storia di oggi di #iosonoundono è speciale: racconta di un sogno finalmente realizzato per una bambina di soli 10 anni che dopo aver provato di tutto ed essere passata da un istituto all’altro ha trovato una famiglia che l’accolga. Una famiglia al gran completo: ben 4 fratelli le insegneranno che si può amare ed essere amati.

L’occasione persa di “Presa Diretta”. In tv solo scandali e nessuna verità positiva sull’accoglienza. L’ente Nova: “Inchieste a tutti i costi?”

La trasmissione “Presa Diretta”, andata in onda il 20 febbraio su Rai Tre, ha messo in luce solo il lato oscuro dell’adozione, vero o presunto, fatto di “persone inconsapevoli, affaristi senza scrupoli e veri e propri criminali”. Nessun cenno al fatto che l’adozione internazionale è quasi sempre l’unica possibilità di sopravvivenza per tanti bambini abbandonati. Il sensazionalismo ha avuto la meglio sulla descrizione della realtà. L’ente Nova propone un’analisi lucida e precisa di tutto questo in un comunicato, che di seguito riportiamo integralmente, pubblicato sul sito all’indomani della trasmissione.

Adozioni per le coppie gay?/6. Ma i bambini attendono una mamma e un papà

Nello spinoso dibattito sull’opportunità o meno di aprire la possibilità di adottare anche alle coppie omosessuali, bisogna chiedersi quale sia la migliore scelta per i bambini abbandonati: concentrarsi quindi sul diritto dei minori a essere figli e non sul presunto diritto alla genitorialità. Di tutto questo si parla del testo “Voglio una mamma e un papà. Coppie omosessuali, famiglie atipiche e adozione”, di Giovanna Lobbia e Lisa Trasforini con introduzione di Marco Griffini.

Nichelino (To). “Con l’adozione la sterilità è diventata fecondità: quella bambina era già nostra figlia”. Così le famiglie Ai.Bi. hanno scoperto la vocazione all’accoglienza

La vocazione all’accoglienza – concretizzata nelle diverse forme dell’affido e dell’adozione nazionale e internazionale – è stata al centro dell’incontro “L’accoglienza è… la via sicura che conduce fino a Dio”, svoltosi il 24 febbraio a Nichelino (To), a cura dell’Arcidiocesi di Torino e di alcune associazioni tra cui Ai.Bi. e La Pietra Scartata. Nel corso della serata si sono alternati momenti di riflessione spirituale e testimonianze di ha aperto le porte a un bambino in difficoltà.