Siria. A Idlib il 95% degli sfollati ha bisogno di tende nuove, l’85% di cherosene per cucinare. #Nonlasciamolisoli

Con Ai.Bi. – Amici dei Bambini puoi dare sollievo alla popolazione civile di Idlib, vittima incolpevole della recrudescenza degli scontri

I cittadini delle province di Idlib e Aleppo, nel nord ovest siriano nelle ultime settimane hanno sofferto enormemente l’intensificarsi del conflitto. Mai prima d’ora, ci si era trovati davanti alla possibilità di uno scontro di simile intensità. Gli accordi di Sochi, infatti, tracciavano una zona di de-escalation in vista dell’apertura di un tavolo di negoziazioni. Gli attacchi sferrati a inizio dicembre e intensificatisi nelle ultime settimane hanno provocato oltre 900mila sfollati, un numero enorme di persone che ha dovuto riversarsi nelle campagne adiacenti il confine turco nella speranza di trovare cibo e riparo. Il 61% di questi sfollati sono minori vulnerabili e che richiedono un maggior impegno da parte della comunità internazionale.

Per dare un’idea delle dimensioni di questa crisi un’organizzazione internazionale, REACH, ha condiviso il suo recente studio nel nord-ovest della Siria (NWS). Lo studio, condotto il 24 febbraio, mira a tenere traccia delle esigenze prioritarie chiave degli sfollati interni (IDP) nella Siria nordoccidentale, nonché a identificare le comunità con famiglie che necessitano direttamente di assistenza umanitaria, al fine di informare meglio le operazioni umanitarie immediate, nonché fornire una più ampia comprensione contestuale di la situazione in corso.

Siria. A Idlib e Aleppo mancano i beni primari per vivere

Per la quarta settimana consecutiva, l’esigenza di un riparo è stata la necessità prioritaria più comunemente segnalata nelle comunità di Idlib, Aleppo.  Il 95% degli intervistati nelle province di Idlib e Aleppo ha segnalato la necessità di tende nuove o aggiuntive. L’85% di loro ha inoltre indicato un fabbisogno di carburante per il riscaldamento e per cucinare. A questi impietosi numeri si aggiunga che circa 6.918 famiglie non sono state in grado di accedere ad acqua potabile, mentre un quarto della popolazione sfollata riesce a malapena a  consumare un pasto  al giorno. La situazione è particolarmente grave nelle comunità di Azaz e Hafasraja.

A Idlib prosegue la campagna #Nonlasciamolisoli

Ai.Bi. con il suo partner locale Kids Paradise nelle ultime settimane ha raddoppiato gli sforzi per raggiungere con la distribuzione di razioni di pane i campi di sfollati più remoti e garantire 300 grammi di carboidrati a persona. Questo sforzo però non basta a coprire i bisogni di queste famiglie. Bisogna fare di più.

Per questo prosegue la campagna #Nonlasciamolisoli, grazie alla quale Ai.Bi. seguita a dare sollievo alle tante famiglie che vivono nel dramma della fame, del freddo e della paura. Si può contribuire alla campagna donando sul sito web di Ai.Bi. oppure con una donazione libera sul c/c di Intesa San Paolo intestato a Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, IBAN IT40 Z030 6909 6061 0000 0122 477, inserendo come causale Siria. Non lasciamoli soli”.  In alternativa è possibile utilizzare il c/c postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini, IBAN: IT89R0760101600000000003012.

I fondi raccolti serviranno per acquisire beni di prima necessità per i bambini, come coperte, vestiario, scarpe, alimenti per neonati, presidi medico-sanitari, organizzare spazi protetti di sollievo e di gioco, attivare interventi di PSS (Psychological support) e fornire il pane quotidiano attraverso un forno mobile.