È previsto il rimborso di quanto versato all’Ente autorizzato se si viene chiamati per l’adozione nazionale?

Spettabile Ai.Bi.

vorremmo adottare un bambino ed avviare le procedure per l’Adozione Internazionale ma ci sorge un dubbio che sicuramente voi potete aiutarci a chiarire.

Qualora dopo aver versato all’ Ente autorizzato le somme previste per l’avvio della procedura fossimo chiamati per l’adozione nazionale è possibile chiedere il rimborso delle somme versate?

Grazie

Marco e Lucia

Buongiorno,

nel caso in cui la procedura adottiva venga interrotta da parte degli adottandi perché chiamati per l’adozione nazionale, il nostro Ente autorizzato prevede una restituzione parziale delle somme versate in
proporzione al tempo trascorso dal conferimento dell’incarico e dalla consegna del dossier da inviare al Paese straniero.

Per quello che concerne la somma versata dalla coppia al conferimento dell’incarico per i servizi resi in Italia, al netto della quota a copertura dei costi sostenuti per l’apertura della pratica, Ai.Bi. tratterrà 1/24 per ogni mese intercorso dal giorno di conferimento incarico alla data dell’interruzione della procedura. Il conteggio è impostato sui tempi medi di attesa dal conferimento incarico all’ingresso in Italia del minore, che sono stimati nella misura di 24 mesi.

La somma versata dagli adottandi alla consegna del dossier da inviare al Paese straniero relativa ai servizi resi in Italia non verrà in ogni caso rimborsata mentre il nostro Ente autorizzato tratterrà 1/12 di quanto
versato per la pratica estero per ogni mese intercorso dalla data della consegna dei documenti alla data dell’interruzione della procedura. Solo al momento dell’abbinamento con un minore straniero Ai.Bi. richiede agli adottandi di rinunciare all’adozione nazionale.

Michele Torri