Rotto il tendine di Achille? Idoneità all’Adozione Internazionale a rischio

Un fatto di cronaca evidenza la miopia della burocrazia italiana nel valutare i contenuti del “certificato di sana e robusta costituzione”

 

Come può la rottura del tendine di Achille rientrare nella valutazione delle capacità genitoriali della coppia al fine di adottare un minore abbandonato?

Assurdo, si direbbe: ma non così, per l’equipe territoriale che ha preso in carico una coppia della provincia di Modena.

Il caso è raccontato dalla Nazione.

La signora Silvia Anselmo non potendo avere figli, ha deciso assieme a suo marito di colmare il desiderio di genitorialità grazie all’Adozione Internazionale.

L’attesa di poter abbracciare sua figlia però non è durata 9 mesi, bensì 6 lunghi anni!

Un tempo immenso prima di poter accogliere Maily, bimba cilena, nata nel 2009, con una storia di sofferenza alle spalle.

Il problema? I lunghi tempi della burocrazia!

Come tutte le coppie, i coniugi, ai fini di ricevere l’ “idoneità” presentano, fra i documenti richiesti dal Tribunale, anche quello di “sana e robusta costituzione ” dove si certifica che il marito della signora Anselmo ha avuto la rottura del tendine di Achille.

Sorpresa : quella rottura del tendine ad un certo punto è sembrata di tale importanza da far crollare l’ impalcatura del progetto adottivo: “ come se quel problema transitorio gli impedisse di esercitare la potestà genitoriale” racconta la signora Anselmo nell’intervista alla Nazione.

Da lì inizia un “tira e molla” fra i servizi e la coppia, ben noto purtroppo anche ad altri coniugi italiani. Così due anni di attesa se ne vanno solo per ottenere il decreto di idoneità, alla faccia della legge che ne determina il limita massimo in sei mesi.

Come giudicare questo fatto di cronaca?

Miopia… azzecca garbugli… o cultura negativa di certa parte dei servizi pubblici contraria all’Adozione Internazionale e alla ricerca del “classico pelo nell’uovo ” per limitarne il ricorso?

Per la cronaca, la vicenda si è conclusa felicemente e la coppia, ottenuta l’idoneità, ha potuto adottare Maily, oggi rinata figlia dell’amorevole coppia. Il tempo delle attese e dello sconforto è stato dimenticato. Perché da quando Maily è entrata a far parte della famiglia la vita è ogni giorno più bella

Alla faccia di quel tendine di Achille !