Ora il tasso delle fertilità preoccupa i cinesi: troppo basso!

Meno nascite per il Paese vorrebbe dire anche un netto decremento della popolazione in età lavorativa e di conseguenza meno forza lavoro e meno ricchezza.

 Il tasso di fertilità in Cina è diminuito pericolosamente. A darne notizia il Ministro degli Affari Civili cinese Li Jiheng.

La notizia si apprende dal web magazine China Daily che sottolinea: “per mantenere la dimensione attuale della popolazione, che è necessaria per rispondere alle domande del mercato del lavoro e mantenere vive l’economia e la società, ogni coppia dovrebbe avere almeno 2.1 bambini in media.

Ma “nonostante la politica del secondo figlio abbia aiutato il tasso di fertilità a crescere da 1.05 nel 2015 all’ 1.5 nel 2016 e nel 2017, si è poi abbassato a 1.49 nel 2018 e 1.47 nel 2019, e il trend non sembra invertirsi” .

Permettere ad una coppia cinese di avere un secondo figlio non significa matematicamente che ciò accada. Il motivo?: “I costi per l’educazione dei figli, l’aumento dei prezzi delle case e la crescente pressione della carriera professionale sulle donne attenuano il desiderio delle coppie di avere più figli”.

Cina: in discesa anche il numero di matrimoni

Anche il numero di coppie che si legano ogni anno sta diminuendo vertiginosamente passando da 13,47 milioni nel 2013 a 9,47 milioni nel 2019 mentre il tasso di divorzio rimane alto, con circa 4 milioni di coppie divorziate nel 2019 – riporta il China Daily – Ciò sembra confermare l’ultima proiezione dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, per la quale la Cina raggiungerà il picco (demografico) nel 2028, molto prima della metà del secolo, come previsto in precedenza”.

Meno nascite per il Paese vorrebbe dire anche un netto decremento della popolazione in età lavorativa e di conseguenza meno forza lavoro e meno ricchezza.

Inoltre “Un aumento della popolazione anziana comporterà un aumento di oneri per l’economia e per la società anche dal punto di vista pensionistico” sottolinea il web magazine.

Come fare?

È necessario che la Cina aumenti in maniera consistente i suoi investimenti nel campo dell’istruzionenell’assistenza medica, nell’edilizia pubblica al fine di ridurre il costo della vita, aumentare la produttività nel lavoro e i mezzi di sussistenza a disposizione delle persone”.