Siria, Idlib – Nour, madre e capofamiglia: da 10 mesi sotto una tenda per tentare di sopravvivere

Come vivono le famiglie sfollate oggi in Siria ? Quale aiuto è possibile dare grazie al Sostegno a Distanza?

 

Dopo un viaggio carico di sofferenza Nour, donna e madre capofamiglia, è arrivata nel villaggio di Kafruhin nel distretto di Idlib. Come molte altre famiglie, anche la sua è stata costretta a fuggire dalle bombe che hanno martoriato il nord ovest della Siria.

Circa dieci mesi fa, Nour, ha preso la sofferta decisione di lasciare la sua casa ed il suo villaggio, Tal Kratin, a nord di Saraqib. Dopo aver raccolto i beni che poteva trasportare a piedi, lasciando indietro oggetti e ricordi di una vita intera, si è incamminata con le figlie e i nipotini verso un luogo più sicuro.

E’ passato quasi un lungo anno da quel giorno e Nour ci dice che per lei la più difficile delle sfide è sopportare l’amarezza della vita in una tenda e la crudeltà dello sfollamento. Con un nodo alla gola e gli occhi pieni di lacrime ricorda come dopo aver terminato i risparmi, non potesse più permettersi un riparo per lei e per i sui figli. Da qui la decisione di trasferirsi in un vecchio magazzino per proteggersi dal freddo del rigido inverno. Con i pochi soldi rimasti Nour ha comprato qualche coperta, della stoffa e una tenda di plastica, per isolarsi dagli occhi dei passanti indiscreti.

Guardando il nipote, che è seduto con lei sul ciglio della strada sotto i raggi del sole invernale per rinfrancarsi dal freddo della tenda, ci confessa che tutta la famiglia vive grazie al lavoro della figlia maggiore che durante l’autunno raccoglie olive. Purtroppo non è che un lavoro stagionale e non basta per coprire i bisogni di tutti i componenti del nucleo famigliare.

Oggi gli operatori del nostro partner locale, Kids Paradise, hanno fatto visita a Nour. Il loro compito è quello di valutare la sua domanda per entrare a far parte del progetto di Ai.Bi. che mira a migliorare l’auto-sussistenza delle donne capofamiglia e la capacità di recupero dei bambini nel mezzo del conflitto. Insieme ad altre 240 donne, Nour, riceverà così una formazione tecnica ed i mezzi necessari per avviare una piccola attività agricola, avendo in questo modo un’occupazione più stabile che le permetta di guadagnare lei stessa il necessario per la sua famiglia.

Basta davvero poco per cambiare le prospettive di vita di queste famiglie ed il tuo aiuto può fare la differenza.

Con 25 euro al mese sostieni i progetti di Ai.Bi. in Siria, aiutiamo le famiglie Siriane non solo con la mera sussistenza ma con progetti concreti affinché possano ricominciare a credere in sé stesse e pian piano, con il nostro appoggio, tornare ad essere autonome anche economicamente.