Affido. Operatori e famiglie insieme, sono loro la forza del modello formativo di Ai.Bi.

L’intento di Ai.Bi. è quello di accompagnare le famiglie e i single, fin dal loro primo approccio all’accoglienza, affinché si sentano sostenuti lungo tutto il percorso, fino alla possibile realizzazione dell’affido familiare. Ecco il modello formativo

L’affido è una risposta al bisogno di un minore di essere accolto in famiglia, ma la famiglia deve essere consapevole del “servizio” che sta svolgendo.
L’ intento di Ai.Bi. è quello di accompagnare le famiglie e i single, fin dal loro primo approccio all’accoglienza, affinché si sentano sostenuti lungo tutto il percorso, fino alla possibile realizzazione dell’affido familiare.
La peculiarità del modello formativo di Ai.Bi è la doppia presenza di operatori e famiglie insieme.

Modello formativo, prima fase: l’incontro informativo

Il nostro percorso formativo ha inizio con una prima fase di sensibilizzazione, ossia con la partecipazione ad una serata informativa condotta da famiglie con esperienza di affido o con affido in corso. In questo modo i partecipanti hanno, fin da subito, la possibilità di prendere contatto con chi, questa esperienza, l’ha già vissuta direttamente.

Crediamo molto in questa opportunità, perché è importante ascoltare un operatore preparatissimo su tutti gli aspetti tecnici, ma sentire la testimonianza di chi vive sulla propria pelle questa esperienza è senza dubbio più intenso.

Modello formativo, seconda fase: il corso di avvicinamento all’affido

Il passo seguente vede le famiglie interessate partecipare ad un corso di avvicinamento all’affidoun percorso un po’ intensivo, strutturato in due giornate formative organizzate in un fine settimana.
Si tratta di un’occasione di formazione, confronto e condivisione fra tutti i partecipanti con l’aiuto degli operatori. L’obiettivo è quello di valutare un loro possibile impegno come famiglie affidatarie.

Il corso è condotto da un’equipe formativa ma vede comunque la presenza, in alcuni momenti, di una coppia esperta, che possa offrire la propria esperienza.
La formazione, per come la viviamo in Ai.Bi. è un momento di approfondimento di quella che è l’esperienza dell’affido.. Un affondo in quelli che sono i temi e le peculiarità di questa esperienza. Lo facciamo in modo interattivo, a tratti giocoso e a volte con attivazioni che suonano quasi come provocazioni.
I conduttori sono un po’ delle guide che illustrano la realtà, mentre i partecipanti ne diventano attori e si misurano con le emozioni e con i pensieri che questa forma di accoglienza suscita.

Tutto è focalizzato perché chi partecipi ai corsi impari a conoscere l’affido e i vari passi del progetto. Perché possa comprendere alcune delle situazioni più frequenti che vivono i minori e provi ad immaginarsi a contatto con esse. Per questo è importante che oltre ai professionisti sia presente anche chi ha vissuto questa esperienza.

L’importanza di operatori e famiglie all’interno del modello formativo

Il percorso di conoscenza della coppia e la fase dell’abbinamento, sono gestiti da un’equipe di professionisti, ma a latere, altri momenti sono riservati alle sole famiglie: la rete.
Le famiglie che intraprendono il percorso di affido, sia in attesa, sia con affido in corso, partecipano mensilmente ad una rete di “famiglie affidatarie”, affinché con la presenza di una famiglia tutor, queste possano confrontarsi, sostenersi e aiutarsi vicendevolmente.

Così, insieme, operatori e famiglie lavorano perché l’affido sia davvero un’opportunità di accoglienza, per tutti.
Questo metodo è quello al centro dei corsi e i webinar che Faris – Family Relationship International School propone per gli operatori del sociale. Un’offerta formativa in continuo divenire i cui vari appuntamenti possono essere consultati a questa pagina