Psicologia dell’adozione. Adozione internazionale. Bambini Abbandonati prigionieri di una scheda: meglio sapere o non sapere?

Occorre avere il coraggio di andare oltre … La verità su chi sono i bambini e sulla loro storia non è e non può essere solo quanto scritto nella “scheda”

Marina Piccolo

Arriva il momento tanto aspettato e desiderato … l’abbinamento. Finalmente la coppia può conoscere il nome e la storia del proprio bambino o dei propri bambini. È un momento di grande emozione, di gioia ma anche di forte preoccupazione … quale sarà la storia di mio figlio? Che informazioni riceveremo? Quale il suo stato di salute?

Mario e Paola, chiamati per l’abbinamento di un bellissimo bimbo colombiano di 9 anni, sono molto emozionati, immensamente felici nel venire a conoscenza del nome ma … nella parte della scheda relativa alla famiglia di origine, leggono “si segnala patologia psichiatrica della madre biologica” … e Paola comincia a manifestare disagio, entra in uno stato di evidente preoccupazione …

La Psicologa consente alla coppia di fermarsi un attimo e riflettere, ma Paola non riesce a procedere e decide di non accettare l’abbinamento.

Giovanni e Linda ricevono l’abbinamento tanto sognato da parte dell’autorità Russa. Timofej, 8 anni, con uno sviluppo regolare e abbastanza adeguato. Nella scheda, tuttavia, l’anamnesi medica riporta che all’ingresso in istituto è stato registrato un ritardo cognitivo, encefalopatia cerebrale residua, difficoltà del linguaggio.

Pur essendo preparati sulle modalità di redazione delle schede russe per l’abbinamento, Giovanni non se la sente, e decide di non accettare la proposta e di non partire per la Russia.

Purtroppo, questi due bimbi, poi fortunatamente accolti da altre famiglie italiane, hanno rischiato di non poter più avere una famiglia, a causa delle informazioni riportate nelle loro schede di abbinamento, che hanno insinuato dei forti dubbi circa lo stato di salute dei bambini stessi.

Pur evidenziando quanto sia importante conoscere il più possibile la storia dei bambini per poter poi accompagnarli nel percorso di rielaborazione del proprio passato, è necessario che le coppie che si candidano all’adozione comprendano che le schede di abbinamento non potranno mai essere esaustive. Il bambino non corrisponde alla scheda per quanto quella scheda possa sembrare ricca di informazioni. Gli operatori possono riportare informazioni che spaventano, descrivere situazioni difficili da comprendere, indicazioni fuorvianti, o ancora nessuna informazione con cui fare i conti. È necessario comprendere inoltre che le schede sono compilate da persone che potrebbero riportare anche inconsapevolmente i propri stereotipi e pregiudizi nella descrizione dei bambini, spesso usando una terminologia che rischia solamente di spaventarci senza peraltro fornire reali informazioni …

Cosa vuol dire patologia psichiatrica?

Se ci pensiamo bene, cosa vuol dire patologia psichiatrica? Non è una diagnosi precisa, potrebbe nascondere una depressione, molto comune tra le famiglie dei nostri bimbi, o una dipendenza da sostanze o da alcool, altra situazione molto comune, oppure un ritardo mentale, frequente e che porta le donne a non potersi occupare dei propri figli, oppure ancora una schizofrenia, patologia familiare ma non ereditaria.

Inoltre, non tutti gli operatori degli istituti conoscono e non tutti i Paesi riportano informazioni sulla storia dei genitori biologici. Pensiamo alla Cina, dove non abbiamo alcuna informazione sull’anamnesi dei genitori,

… Forse non sapere nulla ci rende più tranquilli?

Riflettendo sulla storia dei bimbi in stato di abbandono e adottabili, si comprende come sia necessario avere il coraggio di andare oltre … La verità su chi sono i bambini e sulla loro storia non è e non può essere solo quanto scritto nella “scheda” di abbinamento. Il bimbo è una persona che ha vissuto più o meno anni in famiglia … più o meno anni in istituto e che può riportare le conseguenze di queste esperienze.

Purtroppo, è davvero impossibile avere una garanzia sullo stato di salute di un bambino … per quanto si cerchi di fare il possibile per fornire una descrizione completa della situazione attuale del bambino. Pur comprendendo la necessità di avere informazioni sul passato del bambino per poterlo accogliere al meglio e supportarlo nel suo percorso di crescita, l’attenzione dovrà essere centrata sulle esperienze di vita del bimbo stesso e sulla necessità di fornire a questo bimbo un ambiente amorevole, accudente, adeguato alle sue esigenze e attento alle sue possibili necessità, anche di sostegno psicologico per affrontare le esperienze di abbandono vissute.

Marina Piccolo – Docente universitario di psicologia dello sviluppo e dell’educazione e consulente di Ai.Bi.

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