Moldova. #BAMBINIxLAPACE. Tornare a studiare grazie ai tablet donati

I ragazzi ucraini accolti nel centro di Carpineni sono tornati a studiare online insieme ai loro compagni, grazie ai tablet donati nell’ambito del progetto #BAMBINIxLAPACE

Grazie al progetto #BAMBINIXLAPACE, da quasi un anno, ogni settimana gli operatori di Ai.Bi. fanno visita al Centro d’Accoglienza dei Profughi della guerra, di Carpineni (distretto di Hincesti).
E ogni volta, vengono subito riconosciuti dai beneficiari, tra i quali molti bambini, che vanno loro incontro salutando e per offrire aiuto. Perché sanno che non arrivano mai a mani vuote.

Il Ludobus e la sua equipe

Ovviamente, l’attesa maggiore è per il Ludobus e la sua equipe, che ogni volta ha un programma diverso e divertente per i bambini ospitati nel centro.
Oltre al programma ludico, arrivano anche i pacchi alimentari, i beni di prima necessità e… le sorprese che i piccoli si sono abituati a ricevere, alla fine delle visite.

Il rapporto delle madri con la psicologa

Le madri, che prima si mostravano un po’ diffidenti, evitando gli incontri con la psicologa, ora, sono impazienti di raccontare quali sono i progressi dei figli e di porre domande in merito.
Raccontano anche della propria “crescita” e dimostrano più consapevolezza rispetto ai progetti per il futuro. Tra questi menzionano: trovare un impegno per poter raggiungere l’indipendenza economica e seguire più da vicino la crescita dei figli, aiutandoli nel proseguimento degli studi tralasciati a causa degli spostamenti, dalla mancanza di mezzi tecnici e delle condizioni adatte.

Tablet per continuare a studiare

Particolare riconoscenza è stata espressa dalle madri anche per i 90 tablet che sono stati forniti ai ragazzi di età scolastica presenti nel centro, che ora possono continuare a frequentare la scuola online.

I racconti degli alunni

In una recente visita, gli alunni hanno riferito sulla qualità degli studi che possono portare avanti grazie ai tablet ricevuti.

Nonostante la giovane età, hanno dimostrato molta maturità nel pensiero e nelle scelte che fanno. Ecco alcuni dei loro racconti:

Igor, 2° classe: “Quando ho rivisto i miei compagni e la maestra ero molto emozionato. Prima usavo un computer vecchio che rendeva quasi impossibile lo studio. Per poter ascoltare, bisognava spegnere la camera video, e quando invece accendevo la camera, andava via il suono. Ora, li posso vedere e sentire benissimo. Tutto allo stesso tempo! Li sento come se fossero accanto a me e sono molto felice.”

Sofia, 6° classe: “Io usavo il telefonino di mia madre solo per ascoltare i corsi. Adesso, grazie al tablet, posso preparare anche i compiti e ho già sostenuto qualche prova di controllo, il che mi permette di iniziare a studiare nuovi moduli delle varie materie. Ora mi sento uguale alle mie due amiche, che dopo la guerra abitano una in Svizzera e l’altra in Bulgaria. Sono contenta perché abbiamo ripreso a preparare i compiti insieme, anche se a distanza.”

Lena, 7° classe: “Grazie al tablet che mi avete regalato, ho rivisto la mia casa di Ucraina ed i nostri vicini. Sono felice perché sono vivi e stanno tutti bene. Ho avuto anche la possibilità di preparare alcuni compiti assegnati tempo fa dagli insegnanti ucraini, che io tardavo a presentare, perché non avevo i mezzi necessari per farlo. Grazie ai programmi installati, ho potuto fare delle belle presentazioni e prendere uno dei vuoti più alti!

Maxim, 4° classe: “Sono molto contento, perché ora non devo più disturbare nessuno, per farmi prestare il PC. Adesso un tablet tutto mio e riesco a prendermi il tempo necessario per pensare bene agli esercizi di logica!”

Xenia, 6° classe: “Il tablet che ha una buona memoria, mi permette di avere tutti i documenti dei compiti in una cartella unica. Non li devo più cercare sui vari device disponibili che usavo nella sala dei computer (del Centro). Mi è più comodo a seguire le lezioni in silenzio, senza uscire dalla mia stanza. Con un buon collegamento all’internet, un tablet è buono perché accorcia le distanze e questa è una soluzione per il momento, ma io sogno di tornare a casa, poter sfogliare nuovamente i miei libri, toccare i banchi… immagino che ancora hanno quell’odore di vernicia fresca… mettermi le mie gonne ed i vestiti più belli (da un anno mi metto solo i pantaloni ed i costumi sportivi), e la cosa più importante… riabbracciare i miei amici che mi mancano tantissimo.”

Sostieni anche tu la campagna #BAMBINIXLAPACE

I bisogni delle famiglie e dei bambini in Ucraina sono ancora tantissimi; per questo serve l’aiuto di tutti. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum” o sostenendo il progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. Clicca QUI per partecipare.