Una sessione di counselling con i bambini dell'orfanotrofio Shelter, in Kenya, in preparazione della loro riunificazione con la famiglia

Kenya. Quando il ritorno in famiglia è un nuovo inizio

Grazie al progetto Occhi di Speranza, sostenuto dall’azienda Elektrovent, 19 minori e le loro famiglie sono stati seguiti e preparati per tornare a essere una cosa sola. Insieme, verso un futuro differente

Il progetto Occhi di Speranza, sostenuto dall’azienda bresciana Elektrovent, in Kenya, prosegue con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei bambini ospitati nell’orfanotrofio Shelter e aumentare le loro possibilità di lasciare il centro e trovare il calore di una famiglia, che sia la loro di origine a cui fare ritorno, o una famiglia del tutto nuova.

19 bambini tornati in famiglia

Grazie alle risorse messe a disposizione, è stato possibile facilitare e seguire da vicino il processo di reintegrazione dei bambini all’interno della loro famiglia. Si tratta di un processo complesso che richiede non solo che i bambini vengano reinseriti in ambienti sicuri e accoglienti, ma che venga promosso anche il perdono e l’accettazione attraverso cerimonie religiose e culturali, oltre a garantire una stabilità a lungo termine.
Un totale di 19 bambini sono stati preparati per essere reintegrati nelle loro famiglie alla fine dell’anno. Le visite domiciliari hanno permesso ai genitori/tutori di preparare i bambini al reinserimento; il team di visita ha inoltre potuto valutare la preparazione delle famiglie e comprendere l’ambiente in cui i bambini torneranno.
È stato anche possibile organizzare diversi incontri e conferenze familiari con i genitori, per sensibilizzarli sul reinserimento, comprendere come poter supportare emotivamente i bambini nel processo, presentando anche alcune esperienze di successo.
L’incontro ha offerto una valida piattaforma per la discussione aperta, il supporto e la risoluzione condivisa dei problemi.

Un aiuto fondamentale

Si sono svolte anche sessioni di counseling di gruppo e individuali per i minori, con l’obiettivo di fornire supporto psicosociale ed emotivo, sviluppare forza e autostima, fornire ai bambini competenze di vita che facilitino il processo di reinserimento.
I temi del reinserimento sono stati alla base di ogni sessione e i metodi interattivi utilizzati sono stati la narrazione, il disegno, i giochi di ruolo, la musica e le discussioni guidate.
I bambini hanno messo alla prova i propri punti di forza, la propria unicità e i propri valori.
In particolare, i bambini sono stati invitati a prestare attenzione all’immagine positiva di sé e all’elogio dei successi personali; alla costruzione della fiducia e l’espressione delle emozioni; alla condivisione tra pari per normalizzare i sentimenti di dolore, alla risoluzione dei problemi, alla rilessione sull’influenza dei coetanei e dei buoni amici.

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