Adozione internazionale con Ai.Bi. Il nuovo percorso di formazione è un accompagnamento all’incontro con il proprio figlio: tempi più brevi e costi interamente deducibili

genitori-figliÈ una vera e propria rivoluzione quella che Amici dei Bambini ha avviato il 1° dicembre nelle modalità di formazione delle coppie interessate all’adozione internazionale. Si è aperta infatti una nuova era per l’accompagnamento degli aspiranti genitori adottivi: un’era all’insegna di tempi più brevi, un percorso interamente deducibile e soprattutto uno strutturato e professionale accompagnamento offerto alle coppie. Queste, dunque, sono caratteristiche del nuovo percorso di approfondimento per l’adozione internazionale ideato da Ai.Bi.

La differenza sostanziale rispetto al passato sta nel fatto che la formazione inizierà dopo il conferimento incarico e non più prima.

Come primo passaggio dell’iter di accompagnamento all’incontro con il proprio figlio adottivo, le coppie in possesso del decreto di idoneità o che abbiano almeno terminato il percorso con i servizi sociali potranno frequentare un momento informativo molto approfondito nelle varie sedi Ai.Bi. distribuite su tutto il territorio italiano.

Dopo questo passaggio preliminare, gli aspiranti genitori potranno consegnare ad Ai.Bi. tutta la documentazione, in modo che venga effettuata una prima valutazione rispetto al loro progetto adottivo. In base a specifici parametri – dall’età della coppia alla disponibilità dei Paesi di origine dei minori – si potrà verificare la possibilità per gli aspiranti genitori di adottare con Amici dei Bambini, e, per chi vorrà, verrà fissato un colloquio individuale al fine di individuare il possibile progetto adottivo. A questo punto la coppia potrà decidere di conferire il mandato ad Ai.Bi. E fino a qui sarà tutto gratuito!

A partire da questo momento inizierà il vero percorso di accompagnamento. Si comincerà con un week end maturativo di un giorno e mezzo, in cui si cercherà di individuare il Paese al quale rivolgere la disponibilità della coppia. All’incontro maturativo seguirà un colloquio individualizzato, specifico per la coppia.

Per proseguire poi con altri 4 incontri formativi sui temi più sensibili dell’adozione internazionale: il primo incentrato sui bisogni sanitari dei bambini adottabili, il secondo relativo alle situazioni di abusi e maltrattamenti sui minori, il terzo dedicato ai bambini più grandi e alle fratrie, per concludere con un quarto sul Paese di destinazione. I quattro incontri non saranno concentrati, ma distribuiti lungo il tempo dell’attesa. Per un totale di ben 28 ore di accompagnamento all’incontro con il proprio figlio!

Iniziando dopo il conferimento dell’incarico, il vero e proprio percorso formativo con Ai.Bi. fa interamente parte dell’iter adottivo. Di conseguenza, le relative spese sono deducibili dal reddito complessivo per un ammontare pari al 50%, come previsto dalla risoluzione numero 77 del 28 maggio 2004 dell’Agenzia delle Entrate. In essa si afferma, infatti, che le famiglie che adottano un minore straniero possono fruire della deduzione dal reddito complessivo del 50% delle spese sostenute per la procedura di adozione internazionale, purché certificate e documentate dall’ente a cui ci si è affidati.