la voce di Berlusconi, Di Maio e Renzi sul futuro dell'adozione internazionale

Adozione internazionale. Ecco gli impegni programmatici di Berlusconi, Di Maio e Renzi per il rilancio della adozione

Il periodico Vita ha posto ai tre leader dei principali partiti, in vista delle elezioni del 4 marzo, una domanda chiara sul futuro delle adozioni internazionali in base ai rispettivi programmi politici, alla luce della grave crisi che ha caratterizzato le adozioni negli ultimi anni

Berlusconi punta il dito sul “malfunzionamento della CAI” e sull’urgenza di “sbloccare il pagamento dei rimborsi“, per Di Maio “la normativa va modificata” con il passaggio della CAI “alle dipendenze della Farnesina” e la creazione di “un unico data base nazionale dei bambini adottabili“; Renzi ricorda la creazione e l’aumento del Fondo per le adozioni e chiede una “modifica legislativa” per l’adozione nazionale

la voce di Berlusconi, Di Maio e Renzi sul futuro dell'adozione internazionaleMentre 20 Enti Autorizzati incontrano le forze politiche al Senato per chiedere a gran voce il rilancio concreto dell’adozione internazionale superando l’emergenza attuale attraverso l’attivazione urgente di un bonus adozione da 10mila euro per ogni bambino straniero che entra in Italia attraverso il meccanismo adottivo, il periodico Vita pubblica le risposte che i leader dei tre principali partiti in lizza alle elezioni del prossimo 4 marzo hanno fornito rispetto al tema, in base ai rispettivi programmi di governo.

La domanda relativa al futuro dell’adozione internazionale, in particolare, era questa: “Negli ultimi cinque anni le adozioni internazionali hanno vissuto una crisi notevole. In Italia nel 2015, ultimo dato disponibile, sono stati adottati 2.216 bambini, circa la metà rispetto ai 4.130 entrati nel 2010. Sul fronte nazionale le cose non vanno meglio, nel 2016 sono state presentate 8.305 domande di disponibilità all’adozione nazionale, la metà rispetto al 2006. Come intervenire?“.

Ecco le risposte che Silvio Berlusconi (Forza Italia), Luigi Di Maio (Movimento 5 Stelle) e Matteo Renzi (Partito Democratico) hanno fornito.

Per Silvio Berlusconi in questa legislatura “il mal funzionamento della CAI che di fatto per lunghi anni ha bloccato i propri lavori, ha allontanato le famiglie italiane dalle adozioni. Tornati al governo, vigileremo che la nuova conduzione della CAI sia finalmente all’altezza“. Concretamente, il leader di Forza Italia parla poi di “sbloccare il pagamento dei rimborsi” e “ragionare su come portare in detrazione almeno una parte delle spese“. Lunga e articolata la risposta di Luigi Di Maio, secondo cui “la normativa va modificata“: il candidato pentastellato chiede in particolare che “la CAI passi alle dipendenze della Fanersina e che le nostre ambasciate si dotino – soprattutto nei paesi dove più numerose sono le domande di adozione – di una figura specifica“. Sulle adozioni nazionali, “non c’è dubbio che la prima cosa da fare sia creare un unico data base nazionale dei bambini adottabili“. Infine, il Pd con Matteo Renzi, che ricorda la creazione e l’aumento a 25 milioni del Fondo per le adozioni internazionali e aggiunge che “la CAI può finalmente superare le difficoltà del passato e ha avuto risorse maggiori, stabili e sicure“. Per l’adozione nazionale sottolinea che “è maturo il tempo per una modifica legislativa che ci metta davanti alla realtà, che è ben diversa rispetto a quella della normativa precedente“.

Fonte: Vita.it