Adozioni dalla Cina: il canale verde? Ma che bella invenzione!

 

Fede scrive:

Buongiorno, vorrei raccontare la mia storia di adozione. Noi abbiamo adottato il nostro magnifico figlio dando la disponibilità ad accogliere un bambini del canale verde(così viene chiamato quello relativo agli “special needs”) e siamo veramente felici della nostra scelta! Una grande invenzione questo canale!

Chiamarlo così per me non significa volerlo ghettizzare, chiedere compassione per lui, ne farmi apparire come una persona migliore di altre per aver fatto questa scelta. Anzi, spesso succede che sia quasi obbligata a dirlo per non passare, visti i tempi ristretti di abbinamento, per una corruttrice! È paradossale a volte! Ma io nel piccolo difetto di mio figlio non ci vedo proprio nulla: solo un piccolo difetto. Qualcuno è perfetto forse? Ringrazio tutti i giorni per questo piccolo difetto e per il “pragmatismo”, diciamo così, del popolo cinese, perché senza quello probabilmente mio figlio non lo avrei incontrato, o certamente non in tempi così ridotti, perdendomi una fetta più grande della sua vita e crescita. Noi non abbiamo scelto di adottare un bimbo special needs per accorciare i tempi, credo che nessuno sano di mente possa fare questo passo senza pensare bene a ciò che sta compiendo. Piccoli problemi di salute ghettizzano veramente? Per me assolutamente no!

 

Irene-BertuzziCara Fede,

come non essere d’accordo su quello che scrive? La disponibilità chiesta alle coppie per accogliere un bambino così detto “special need” deve essere una disponibilità data in piena consapevolezza e non certo per accorciare i tempi dell’adozione. Dobbiamo sempre partire dal presupposto che quel bambino lì diventerà mio figlio a tutti gli effetti e come tale sarà accolto ed amato per quello che è.

Se una coppia parte con l’idea di volere un figlio perfetto forse dovrebbe riflettere maggiormente su quello che sta facendo ed esaminare nel profondo le proprie motivazioni.

 

Grazie

Irene Bertuzzi