Affido, UK: nuova Carta dei Diritti per l’affido

Una nuova Carta dei Diritti è stata approvata il 18 marzo scorso dal governo britannico nel tentativo di ridurre gli ostacoli di tutti i giorni che incontrano le famiglie affidatarie ed i minori nel sistema di cura dello stato.

Una Carta dei Diritti che mira a rimuovere quegli ostacoli che possono rendere la vita dei bambini più difficile ed escludere dal sistema di affido quelle famiglie che vogliono accogliere i minori.
Tim Loughton, Sottosegretario di Stato per i Bambini e le Famiglie, ha sostenuto che la nuova Carta dei Diritti incoraggerà più persone a dare la propria disponibilità per accogliere minori in affido e garantirà ai bambini una maggiore stabilità, definendo per loro il tipo di sostegno più adatto.
La nuova Carta dei Diritti stabilisce in modo più chiaro quei principi secondo cui le famiglie affidatarie inglesi debbano essere considerate e riconosce alle stesse famiglie una maggiore libertà nel prendere decisioni nell’interesse dei minori.

Attualmente, molte coppie affidatarie si trovano ad affrontare ostacoli durante tutte le attività quotidiane, dal semplice poter andare a tagliare i capelli a trascorrere alcuni giorni di vacanza con i bambini loro affidati. 

In particolare, la Carta dei Diritti ha lo scopo di:

–          mettere in chiaro che i bambini in affido devono essere considerati come parte della famiglia, tenendo in considerazione le loro opinioni

–          definire le modalità con cui le famiglie d’accoglienza dovrebbero essere sostenute nel loro ruolo, in modo che sappiano che cosa attendersi dagli enti locali – questo include anche l’ottenere informazioni complete sul bambino.

–          aiutare le autorità locali a reclutare e definire le famiglie d’accoglienza.

Il numero di bambini che sono entrati in cura è aumentato negli ultimi anni. Ci sono attualmente 64.400 bambini nel sistema di protezione inglese oltre il 70 per cento di questi bambini sono accuditi da famiglie affidatarie. Data la carenza di famiglie affidatarie idonee, il governo è chiaro che deve cercare di sostenere e promuovere le persone che si fanno avanti.

Il governo britannico ha anche lanciato uno strumento online per incoraggiare i giovani ad inviare le loro opinioni al sottosegretario Loughton. Il “Tell Tim” (dillo a Tim) si rivolge proprio a quei giovani che si trovano in affido o che hanno vissuto sotto la tutela dello Stato, che potranno così contattare direttamente il sottosegretario.

Loughton ha detto: “Le famiglie d’accoglienza sono gli eroi non celebrati del nostro sistema sociale. Fanno un fantastico lavoro disinteressato aiutando spesso i bambini vulnerabili a costruire relazioni stabili che possono durare fino all’età adulta.”