Ai.Bi. riceve la visita dell’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia: Sua Eccellenza Lendita Haxhitasim

Un incontro nato dalla volontà dell’ambasciatrice, dopo due anni di pandemia, di incontrare e mappare, le organizzazioni attive in Kosovo a partire dalla fine del conflitto, nel 1999.

Venerdì 28 gennaio, Ai.Bi. ha ricevuto, nella propria sede di Mezzano (San Giuliano Milanese, Milano), la graditissima visita di Sua Eccellenza Lendita Haxhitasim, Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia, accolta dal Presidente di Ai.Bi. Marco Griffini, dall’Amministratore Delegato Valentina Griffini e dal Responsabile Attività Istituzionali, Michele Torri. Un incontro nato dalla volontà dell’ambasciatrice, dopo due anni di pandemia, di incontrare e mappare, le organizzazioni attive in Kosovo a partire dalla fine del conflitto, nel 1999.

In particolare, Sua Eccellenza Lendita Haxhitasim si è dimostrata particolarmente interessata agli interventi implementati e alle opere create da Ai.Bi. in Kosovo, rimanendo molto colpita dal racconto partecipato del Presidente di Ai.Bi., Marco Griffini, rispetto al lavoro svolto nel Paese, da Laura Scotti, responsabile per Ai.Bi. delle Relazioni Esterne del progetto “Emergenza bambini in Kosovo“, prematuramente scomparsa in un incidente aereo, il 12 novembre del 1999, mentre, assieme ad altri cooperanti, era in viaggio verso Pristina, per svolgere con passione la propria missione a favore dei bambini abbandonati. QUI. Ai.Bi. ha intitolato a Laura Scotti, nel 2009, una casa-famiglia per minori orfani di guerra, nel villaggio di Planqore nel Comune di Gjakova a un’ora e mezza da Pristina. Sempre alla mai dimenticata, collaboratrice, era già stata dedicata la scuola Grabovc, ricostruita con il supporto di Amici dei Bambini.

L’ambasciatrice, ha poi proposto ad Ai.Bi., di collaborare, assieme anche ad altre organizzazioni, alla realizzazione di una pubblicazione che raccolga le principali esperienze promosse dalle organizzazioni italiane in Kosovo in quegli anni. Una delle più grandi dimostrazioni di solidarietà verso un popolo in guerra.

Ai.Bi. in Kosovo. Un impegno che va avanti dal 1999

Sin dal 1999, Ai.Bi. è stata in prima linea a sostegno dei minori e delle famiglie vittime della guerra in Kosovo, con azioni di cooperazione internazionaleTra i primi interventi di emergenza avviati a partire dal 1999, non possono non annoverarsi la distribuzione capillare, di generi di prima necessità, cibo e alimenti, vestiario e medicinali soprattutto per bambini e neonati da 0 a 3 anni. Sono stati così raggiunti centinaia di minori e famiglie in più di venti villaggi. Sono stati creati spazi sicuri dalle mine antiuomo per i più piccoli e avviati servizi di sostegno psicologico e attività di animazione ludica e ricreativa, fondamentali per sopravvivere in contesti di guerra.

Negli anni si è poi continuato a sostenere la popolazione locale, attraverso l’organizzazione di attività di aggregazione giovanile, percorsi formativi rivolti all’inserimento lavorativo e iniziative di supporto allo sviluppo dell’associazionismo locale. In particolare, a partire dal 2002i Centri Servizi alla famiglia di Ai.Bi., hanno avuto lo scopo di offrire dei servizi alla comunità e non più solo ai bambini e ai giovani.

Dal dicembre 2005, Ai.Bi. è l’unico ente autorizzato dalla Commissione Adozioni Internazionali ad operare in Kosovo. Nel 2006 dopo avere ricevuto il gradimento delle autorità locali, Amici dei Bambini ha portato a termine la prima procedura di adozione internazionale.

Dal 2015 Ai.Bi. porta avanti in Kosovo la sua missione a favore dei bambini abbandonati attraverso l’OFAP (Organizata për fëmijët pa kujdes prindor), organizzazione che l’associazione ha contribuito a creare nel Paese e che ricalca la mission di Ai.Bi., adoperandosi per fornire supporto e per dare una famiglia ai bambini abbandonati o fuori famiglia.

Dal 2016, l’Associazione opera nel Paese esclusivamente con attività di Adozione Internazionale. Dal 2006 ad oggi, Ai.Bi. ha concluso nel Paese, 14 adozioni e 3 coppie sono in attesa di poter accogliere un/a bambino/a che grazie al loro amore potrà rinascere FIGLIO/A.

Per chi volesse maggiori informazioni riguardo all’Adozione Internazionale in Kosovo QUI

Kosovo: In ricordo di Laura Scotti

La storia di Laura Scotti in Kosovo è contenuta nel libro di Francesca Mineo I 189 giorni di Laura. Da Milano al Kosovo. Una storia esemplare di volontariato internazionale” (Ancora editore) un racconto che ancora oggi è interessante conoscere per capire come si svolge e da quali forti motivazioni è mosso il lavoro di chi decide di andare sul campo, vedendo, testimoniando, costruendo.

“Luglio 1999: terminato, almeno sulla carta, il conflitto con la Serbia, in Kosovo erano arrivati i volontari di Amici dei Bambini per portare aiuti a orfani e famiglie distrutte dall’odio etnico. Tra loro c’era anche Laura Scotti, una giovane donna che in 189 giorni cambiò per sempre la sua vita e quella di molti kosovari. Un incidente aereo nei cieli di Pristina spezzò il suo sogno di felicità. L’autrice ha seguito le orme di quella donna, oggi. E ha ritrovato Laura, nel «suo» Kosovo”.