Il nuovo DEF. Aumenta ancora l’importo dell’Assegno Unico 

La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, lo aveva già annunciato nei giorni scorsi e adesso è arrivata la proposta inserita nel primo Documento di Economia e Finanza del Governo Meloni: «Assegno unico più alto per tutti»!

La richiesta, nel nuovo documento di economia e finanza, è di aumentare l’importo per la quota base, ovvero la cifra uguale per tutti erogata a chi non allega la dichiarazione Isee o quando è superiore a 43.246 euro. L’importo erogato attualmente è di 54,1 euro al mese per ogni figlio. Intervenire su questa cifra, che riguarda i nuclei con redditi più alti, può riflettersi positivamente sugli importi degli altri assegni inferiori alla quota massima di 189,2 euro al mese. 

I dati dell’Osservatorio statistico

Sono stati diffusi dall’Inps i dati di bilancio relativi a questa misura entrata in vigore definitivamente a partire dal marzo 2022.Dal marzo 2022 a febbraio 2023 sono stati erogati 15,2 miliardi in assegni a 5,3 milioni di famiglie, per un totale medio mensile di 8,5 milioni di figli dal settimo mese di gravidanza ai 20 anni.
L’importo medio degli assegni ricevuto dai genitori è stato di 233 euro al mese nel 2022 e di 262 euro nei primi due mesi del 2023, per effetto degli aumenti previsti dalla legge di Bilancio.

Ogni figlio ha ricevuto 146 euro al mese nel 2022 e 165 nel 2023.
L’importo per i 300mila nuclei con figli disabili è stato superiore del 50%. L’effetto degli aumenti voluti dal governo per le famiglie numerose e i nuovi nati è ancora più evidente guardando alla composizione dei nuclei.
L’importo medio per i nuclei con un figlio è salito da 129 a 146 euro, per quelle con 4 figli (che però sono appena 60mila) da 917 a 1.070 euro al mese, e da 1.580 a 1.816 euro per le coppie con 6 figli (sono solo 3.200).
Essendo legato all’Isee, cioè a reddito e patrimonio dichiarati, gli assegni sono stati più alti al Sud (176 euro al mese) e più bassi al Nord (157 euro), con il Centro e le Isole a metà strada (159 euro).

La quota di famiglie che ha ottenuto la cifra massima prevista per l’Assegno unico è del 49% e sono 9,6 milioni i figli che hanno ottenuto l’Auu, su di 10,9 milioni di potenziali beneficiari.
Ciò che fa riflettere è che prima dell’entrata in vigore dell’Assegno unico lo Stato spendeva più di 18 miliardi per tutte le misure che sono confluite nel nuovo strumento, dai vecchi Anf alle detrazioni familiari fino al bonus nascite, ora l’uscita è attorno ai 16 miliardi.

La riforma dell’Assegno unico ha consentito un risparmio per le casse pubbliche, offrendo un margine al governo per incrementare importi e sostegni. 

La nuova richiesta nel Def

Secondo quanto inserito nel nuovo documento di economia e finanza, vi è l’impegno da parte dello Stato di «aumentare gli importi base dell’assegno unico, aiutare le famiglie con figli neonati e le famiglie numerose».
Inoltre, si parla di «potenziare i servizi educativi per l’infanzia, promuovere iniziative di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia e incrementare i congedi parentali».