Bagnasco (Cei): “Family Day manifestazione necessaria. Le unioni civili sono solo una distrazione irresponsabile”

bagnascoQuella sulle unioni civili è una legge da respingere completamente. Non fa distinguo  Sua Eminenza cardinale Angelo Bagnasco che domenica 17 gennaio è intervenuto sul tema del disegno di legge Cirinnà e ha incoraggiato il Family Day, la grande manifestazione in difesa della famiglia e dei diritti dei bambini, in programma per sabato 30 a Roma.

Secondo il presidente della Conferenza Episcopale Italiana il ddl Cirinnà non è altro che una grande distrazione da parte del Parlamento rispetto ai veri problemi dell’Italia: creare posti di lavoro, dare sicurezza sociale, ristabilire il welfare”. Sono queste le reali urgenze del nostro Paese, come l’arcivescovo di Genova può testimoniare ogni giorno: “Nelle nostre parrocchie – ha detto Bagnasco – noi vediamo una grandissima coda di disoccupati, inoccupati, di gente disperata che non sa come portare avanti giorno per giorno la propria famiglia”.

Invece di fare fronte a queste emergenze, il mondo della politica si concentra sulle esigenze di un gruppo ristrettissimo di persone, discutendo e dividendosi sul tema delle unioni civili. Che, per il presidente della Cei, è una “distrazione grave e irresponsabile”. Da qui il suo netto “no” al ddl che vuole regolamentare i diritti delle coppie omosessuali e che, al momento, mantiene nel testo la stepchild adoption, ovvero la possibilità di adottare il figlio del partner. Una possibilità alla quale i comitati in difesa della famiglia si opporranno, scendendo in piazza il 30 gennaio. Una manifestazione “condivisibile” e dalle finalità “assolutamente necessarie”, secondo Bagnasco. Il quale, quindi, dà pieno appoggio, in rappresentanza dei vescovi italiani, a questa manifestazione che, pur essendo “una iniziativa dei laici”, ha un obiettivo “decisamente buono perché la famiglia è il fondamento di tutta la società” e “non può essere uguagliata da nessun’altra istituzione o situazione”. “La sua difesa e promozione – spiega il numero uno della Cei -, l’invocazione di sostegni, che fino a ora sembra che non ci siano, dovrebbe essere voce unitaria di tutto il Paese”.

Con le affermazioni del cardinale Bagnasco si rafforza dunque l’appoggio della Chiesa italiana alla manifestazione del 30 gennaio. Sul tema era già intervenuto il segretario generale della Cei, Sua Eccellenza monsignor Nunzio Galantino, convinto che le adozioni “vadano trattate in altra sede”.

A meno di 2 settimane dall’evento, gli organizzatori del Family Day raccolgono nuove adesioni. Tra le più rilevanti, quella della Regione Lombardia che ha annunciato la partecipazione alla manifestazione con il proprio gonfalone e l’illuminazione del Pirellone con la scritta “Family Day”.

 

Fonti: Corriere della Sera, la Repubblica