Bambini in alto mare: il numero verde da chiamare per non restare solo a guardare. Il programma degli eventi organizzati dalle sedi Ai.Bi.

bam-nuovoAbbiamo ancora tutti negli occhi l’immagine forse più drammatica degli ultimi mesi: quella che ritrae il corpicino di Aylan, un piccolo profugo siriano, giungere cadavere, annegato, su una spiaggia della Turchia. Aylan è diventato, suo malgrado, il simbolo di una realtà molto più grande di lui, fatta di numeri impressionanti. Il Mediterraneo sta diventando sempre più un cimitero di migliaia di persone che, in fuga dalla guerra o dalla miseria, tentano la traversata verso l’Europa e troppo spesso, anziché una nuova vita, trovano la morte. Ma c’è una tragedia nella tragedia: sempre più frequentemente, le vittime dei naufragi sono  bambini come Aylan, che travolti dalle onde spariscono per sempre alla vista dei loro genitori oppure viaggiano e muoiono da soli, ignorati da tutti. Quasi ogni giorno, ormai, si viene a sapere dalle cronache di barconi stracolmi di migranti che si rovesciano al largo delle coste italiane o greche e che portano con sé, sui fondali o sulle rive del Mediterraneo i corpicini di tanti piccoli Aylan. E anche per coloro che riescono a giungere a destinazione, la salvezza è ancora lontana. Se non degnamente accolti, rischiano di perdersi nel tunnel dell’illegalità, dello sfruttamento, della prostituzione, della tratta di esseri umani.

È di fronte a tutto questo che Amici dei Bambini ha deciso di non restare solo a guardare, lanciando la campagna Bambini in Alto Mare. Un’iniziativa che si fonda su due obiettivi: aiutare i piccoli profughi a non partire, facendo in modo che ritrovino la serenità e il diritto all’infanzia anche nei loro martoriati Paesi, e garantire un’accoglienza a misura di bambino ai piccoli migranti che arrivano in Italia. Si tratta di due missioni complesse, per le quali è necessario il sostegno di tutti. Un sostegno che si può concretizzare anche in piccoli gesti di solidarietà a favore di quelli che senza esitazioni potremmo definire “i più fragili tra i fragili”. Per questo da oggi, lunedì 21 settembre, Ai.Bi. attiva un numero verde800224455 – a cui possono rivolgersi tutti coloro che intendono effettuare una donazione per un’accoglienza a misura di bambino, ovvero per i nostri progetti dedicati ai piccoli profughi, Io non voglio andare via e Non lasciamoli soli.

Il primo è l’intervento di Ai.Bi. nel nord della Siria, una terra martoriata da più di 4 anni di guerra civile e di atrocità di ogni sorta. Qui, vogliamo restituire ai bambini la possibilità di sentirsi a casa nel loro Paese, garantendo loro il diritto al gioco, alla salute, al cibo, alla casa, allo studio. Per farlo abbiamo già realizzato la ludoteca sotterranea, in cui sia possibile giocare al riparo dalla bombe, il forno che produca 2 tonnellate di pane al giorno e sfami le famiglie più povere, e la sartoria che dia lavoro a decine di mamme siriane.

Non lasciamoli soli è invece il progetto di Ai.Bi. che vuole garantire la giusta accoglienza ai Minori stranieri non accompagnati e alle mamme con figli piccoli che giungono da soli sulle coste italiane. Per loro, la giusta accoglienza non può che essere quella familiare. Per questo, Ai.Bi. promuove con forza l’affido familiare, un appello a cui hanno già risposto circa 1.800 famiglie italiane che hanno offerto la propria disponibilità a questa forma di accoglienza a misura di bambini. Ma non solo: Ai.Bi. gestisce anche piccole case di accoglienza per famiglie migranti, convinta che la vera ospitalità si debba basare su numeri ridotti e contesti familiari. E ancora: reti di famiglie di pronta accoglienza a Lampedusa, ludoteche a Bolzano per i piccoli profughi in transito, gruppi di volontari, centri di servizi alle famiglie di Milano, Messina e Salerno per la formazione di coloro che si vogliono dedicare all’accoglienza.

A chiunque voglia offrire il proprio contributo in questo quadro sono dedicate le serate organizzate da Ai.Bi. in tutte le sue sedi italiane nella settimana dal 22 al 27 settembre. Da Torino a Barletta, da Bolzano a Messina, da Bologna a Cagliari, passando per Firenze, Roma e Salerno, tutte le sedi Ai.Bi. in Italia terranno un incontro di approfondimento sulla campagna Bambini in Alto Mare e in particolare sui due interventi, Io non voglio andare via e Non lasciamoli soli.

Si comincerà martedì 22 settembre nelle sedi di Bologna e Firenze alle ore 15, Barletta alle 18.30, Cagliari alle 19.30 e Milano (quartiere Affori) alle 21. Secondo giorno di incontri mercoledì 23: a Messina alle ore 19, a Torino e a Roma alle 21. Giovedì 24 appuntamento a Bolzano alle 20, per chiudere, sabato 26, a Salerno alle 18.30 all’Eco Bistrot sul lungomare Colombo 23/25.