Belletti: “La famiglia è una battaglia di bene comune”

estate in famigliaÈ iniziata mercoledì 2 luglio la seconda edizione del meeting “E… state in famiglia”, organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari del Lazio. Tra i vari appuntamenti di gioco e riflessione, segnaliamo il primo incontro della serie intitolata “Semi di futuro”. Incentrato sul tema della famiglia come ricchezza da condividere, ha visto sfilare i rappresentanti di diverse organizzazioni davanti al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nell’esposizione di quelle che sono le richieste nei confronti della politica. “L’Italia è il Paese con il più alto problema demografico – ha esordito il ministro –. I bambini non nascono anche dove le condizioni sono più favorevoli”. Per questo lancia la prima pietra: “Come fare le politiche della famiglia? Io inizio dal piano fertilità. Qualcuno deve cominciare”, nella speranza che si possa costruire una cultura della genitorialità e un sistema sanitario sostenibile. A dialogare e confrontarsi con il ministro Lorenzin è intervenuto Francesco Belletti, presidente nazionale del Forum Famiglie, che ha definito la famiglia “una battaglia di bene comune”. Al ministro Ai.Bi. ha consegnato il suo “pacchetto sulla coerenza delle politiche” – ovvero i manifesti sull’adozione internazionale, il Sostegno a Distanza, l’affido e il leaflet sul progetto “Bambini in Alto Mare” -, un “Chicco di felicità” e la richiesta di inserire nel patto per la fertilità anche quella del cuore, in modo che l’adozione possa avere pari dignità delle altre forme di genitorialità. Il tutto con la speranza che un lavoro congiunto delle associazioni con governo e parlamento possa restituire fiducia alle famiglie adottive, secondo i principi di trasparenza ed etica.

È seguito l’appuntamento con il “Caffè letterario”, organizzato in collaborazione con “Pane e Olio”, iniziativa di Amici dei Bambini giunta ormai al terzo anno. Ospiti del salotto di Marzia Masiello, referente di Ai.Bi. a Roma, la giornalista Tamara Ferrari, la scrittrice Patrizia Ruscio e Maria Cristina Strocchi, psicologa e psicoterapeuta. Attraverso le diverse testimonianze delle tre ospiti la centralità della famiglia e della riscoperta dell’individuo sono stati i punti centrali dell’incontro. L’importanza dell’imparare a comunicare, anche solo con uno “squillo”, come racconta Tamara Ferrari, autrice del libro “Il confine sminato”. L’imparare a “voler bene a se stessi. Questo permette di voler bene agli altri”, ha commentato la dottoressa Strocchi. Un momento di incontro “eclettico” che ha visto tre diverse personalità ed esperienze trovare un punto d’incontro: “quegli incontri che Patrizia chiama angeli, io li chiamo coincidenze”, quei momenti e quelle persone che cambiano la vita, “auguro a tutti si trovarne, anche più di uno” chiude Patrizia Ruscio, autrice di “Quella volta un angelo…”.

La prima giornata di “E… state in famiglia” si è conclusa con la preghiera di monsignor Filippo Iannone, vescovo vice gerente della diocesi di Roma, che ha dedicato un pensiero speciale a tutte quelle famiglie colpite dalla crisi, ai giovani che si affacciamo al mondo del lavoro e a tutte le persone in difficoltà economica. In un breve commento al Vangelo di Luca, monsignor Iannone ha lasciato due immagini metaforiche della famiglia: “Il mare, che ricorda le belle giornate e le traversate serene, ma anche le tempeste; e la barca, che accoglie persone diverse che si accolgono e si arricchiscono l’un l’altra come dono, e che insieme possono attraversare momenti burrascosi. Nella barca poi c’è una persona che favorisce l’incontro tra tutti: Gesù. L’augurio è di vivere il proprio rapporto orientato verso Cristo nella consapevolezza che da Cristo viene sempre la forza necessaria”.