Bologna. Vietato l’ingresso ai bebé in una storica osteria

cartelloChe Paese è quello in cui i bambini non possono entrare in ristoranti, alberghi, strutture ricettive di ogni tipo?  Dopo i resort ‘selettivi’ aperti  a Capri, San Gimignano o della Val Gardena (e sono solo alcuni esempi), riservati a un target adulto, anche nella civilissima Bologna spunta l’esercizio pubblico che invita i genitori a non portare con sé i bambini. Fuori dalla porta, l’Osteria del Sole, storico locale del Quadrilatero, ha appeso un cartello che vieta l’ingresso ai bambini a piedi o in passeggino. Nulla si dice dei cani, loro magari potranno accomodarsi e abbaiare. Chissà.

Nicola Spolaore, titolare del locale, intervistato da Il Resto del Carlino, spiega: «Quel cartello è rivolto a tutti i genitori che non sanno distinguere un luna park o un fastfood da un’osteria e hanno la brillante idea di portare qui i bambini. Noi non serviamo né da mangiare né bevande analcoliche, quindi questo è un posto riservato agli adulti». Perché i pargoli, mentre i loro genitori sorseggiano vino, hanno mai ordinato un bicchiere di latte corretto con whiskey? Spolaore, convinto che la sua sia la scelta giusta, tira dritto per la sua strada. «Un locale come questo presenta problemi logistici evidenti per i bambini che vogliono correre e giocare, perché rischiano di farsi male a causa del poco spazio e la folla che si crea, specialmente il fine settimana». E conclude: « Il cartello, quindi, serve a tutelarli». O perbacco, tanta sensibilità confusa per cinico razzismo!