Brasile. Renata “A 11 anni stavo perdendo le speranze perché tutti mi dicevano: sei troppo grande per essere adottata. Poi…sono arrivati loro”

adozioni-sardegnaRingrazio ogni giorno Dio che mi ha fatto vivere questa meravigliosa esperienza: l’adozione. Ringrazio Dio per avermi dato due genitori quando a 11 anni stavo perdendo le speranze perché in Brasile tutti mi dicevano: sei troppo grande”. A parlare con grande tranquillità e piena di emozione è Renata, adottata da una coppia di Salerno e che ha voluto raccontare la sua testimonianza nel corso della giornata di festa “L’Adozione è una cosa meravigliosa”, che si è svolta domenica 16 ottobre presso la parrocchia Gesù Redentore a Salerno, e organizzata dalla sede di Salerno dell’Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Salerno – Campania – Acerno, l’Ufficio di Pastorale Familiare della stessa diocesi, l’associazione La Pietra Scartata, le  ACLI di Salerno e il Punto ACLI Famiglia cittadino.

Siamo noi bambini di qualsiasi età ad aver paura – ha precisato Renata che in latino significa ‘ri-nata’ proprio come si sente lei grazie all’adozione – e ad aver bisogno che voi ci tranquillizziate”.

Renata ha così esortato tutte le famiglie e coppie presenti alla cerimonia ad andare avanti, raccontando che “sicuramente per un bambino, soprattutto se già grandicello, l’adozione non è un percorso facile” ma di non demordere e di armarsi di tanta pazienza perché “siamo sempre bambini”.

Io stessa chiamavo mamma e papà i miei genitori – ha confidato – anche se per tanto tempo non ho capito il vero significato di mamma e papà. Ma oggi “ringrazio Dio per il dono ricevuto”.

E così Renata con serenità, ma anche un po’ di commozione, ha raccontato di aver lasciato in Brasile una sorella più grande che non ha voluto essere adottata e con cui però si sentono sempre. “Al giudice ho detto: voglio essere adottata e avere una mia famiglia”.

La testimonianza di Renata, che si è iscritta a giurisprudenza perché il suo sogno è “tutelare i bambini proprio come io sono stata tutelata grazie all’adozione”, ha commosso tutti tant’è che, dopo un’altra breve testimonianza di Daniel (altro figlio adottivo ndr) che ha confermato quanto importante sia stata l’adozione anche per lui, Don Natale Scarpitta, guida spirituale del gruppo AiBi Salerno, presente a tutto l’incontro, non è più riuscito a continuare con l’intervento che si era prefissato ed ha solo ringraziato tutti per le emozioni che sta vivendo da quando ha incrociato l’adozione nel suo cammino.

Una celebrazione, dunque, ricca di emozioni, considerato che a raccontare la propria testimonianza non è stata solo Renata ma anche alcune coppie adottive.

Come quella della provincia di Avellino che ha accolto 4 bambini peruviani inseriti nella rubrica di Ai.Bi “Figli in attesa”. Hanno raccontato di come è cambiata la loro vita e di come, pur essendo in 4, hanno trovato un equilibrio. “I bambini sono molto ben inseriti, ubbidienti e tranquilli”.

Poi ha parlato una coppia che ha adottato due bambini in Bulgaria. “I bambini non avevano mai visto il mare prima di essere adottati – hanno raccontato – e vederli farsi il bagno, contenti, sorridenti, è una cosa bellissima. Io e mia moglie staremmo per ore sulla spiaggia a vederli così”.

Alla fine si è presentata la coppia appena rientrata dal Perù con due bimbe. Hanno raccontato di come tutto sia andato benissimo sul Paese e di come sono stati “egregiamente accompagnati da Ai.Bi – hanno detto – sia in Italia che all’estero”.

Sembra che stiamo insieme da una vita: la nostra gioia è davvero palpabile”.