Brescia, con “Paradiso andata e ritorno” aiutiamo i bambini a uscire dall’inferno dell’abbandono

auditorium-bresciaPuò un caratteraccio redimersi e ottenere una seconda chance? Forse. Per scoprirlo, dobbiamo andare a teatro. E precisamente all’auditorium della Camera di Commercio di Brescia dove, venerdì 11 novembre, andrà in scena la commedia “Paradiso andata e ritorno”. Lo spettacolo, curato dalla società di produzione Saxofonone Tuttospettacolo, è un nuovo appuntamento con il teatro solidale a favore dell’infanzia più fragile. Parte dell’incasso delle due rappresentazioni in calendario, infatti, sarà devoluto ad Amici dei Bambini che lo impiegherà nei suoi progetti contro l’abbandono in Italia e nel mondo.

Due le repliche previste: la prima, pomeridiana, alle ore 16, e la seconda, serale, alle ore 21.

“Paradiso andata e ritorno” è una commedia brillante in due atti di Mimma Basile, portato in scena dalla compagnia La Fabbrica dei Sogni.

Al centro della vicenda c’è Lorena, una donna nevrotica e litigiosa che soffre di gelosia nei confronti del marito, con il quale discute continuamente anche per delle sciocchezze. Ne nascono equivoci e situazioni comiche e impreviste. Nel corso di uno di questi litigi, però, Lorena muore e va nell’anticamera del Paradiso. Qui trova ad accoglierla san Pietro che, per ordine del Capo Assoluto, la rimanda sulla Terra per vivere il suo Purgatorio.  Nello specifico, Lorena dovrà vivere per un certo periodo nel corpo della domestica Giovanna, la donna che ha più maltrattato nella sua vita.

Nel frattempo, però, sulla terra sono passati 10 anni e tutto nella famiglia di Lorena è cambiato. Spaesata nei panni di Giovanna, la protagonista darà origine a scene imprevedibili e brillanti che la porteranno a rendersi conto di tutte le cose belle a cui ha rinunciato a causa del suo brutto carattere. A questo punto, che cosa deciderà il Capo Assoluto? Le darà una nuova opportunità per mettere ordine nella sua vita? Lo sapremo solo compiendo un atto di generosità: andando a teatro e sostenendo così i bambini abbandonati.