Case Famiglia: cerchiamo di salvare quelle esistenti, invece di aprirne altre!

Buongiorno,

sono una mamma e ho letto la vostra news sul sito, riguardante l’apertura di una Casa Famiglia.

Vorrei dire la mia, a questo proposito. Lo sapete che in tutta Italia le Case Famiglia chiudono perché i Comuni non pagano? Che gli operatori spesso non prendono lo stipendio da mesi, forse anni? Che i ragazzi mangiano spesso solo grazie alla buona volontà di volontari e persone disponibili? Cerchiamo di salvare le realtà esistenti, piuttosto che aprirne altre!

 

Valentina BrescianiGentilissima Signora,

la domanda che pone effettivamente è un problema che stiamo riscontrando sul territorio. Il nostro modello di Casa Famiglia mette la coppia affidataria al centro. Garantiamo la presenza degli educatori che possano affiancarla, ma crediamo fermamente alla centralità della famiglia presso un servizio residenziale. Questo sistema ci permette, fra l’altro, di non avere delle spese troppo alte rispetto al personale. Il nostro continuo impegno va nella direzione di tutelare e preservare le realtà presenti attivando il più possibile i territori in cui operano, con donazioni libere e ricerca di finanziatori.

Sempre su questa linea, nel nostro manifesto politico sull’accoglienza familiare temporanea, abbiamo sottolineato la necessità e l’importanza di  investire sulla ricerca di nuove famiglie affidatarie proprio per cercare di rispondere ai bisogni dei numerosi bambini che sono pronti a vivere un progetto di affido familiare piuttosto che essere inseriti in comunità educative. Per questa ragione Ai.Bi. è dell’idea che è importante garantire spazio di lavoro per il privato sociale: unendo le forze sia del privato sociale e sia del pubblico, il sistema dell’affido potrebbe finalmente avere un incremento notevole di famiglie disponibili all’affido familiare.

Si può anche pensare di unire le forze per la tutela delle Case Famiglia simili al nostro modello, in modo da permettere ai bambini di continuare a vivere in una dimensione familiare e affettiva.

Sicuramente la crisi economica colpisce le nostre realtà, ma non per questo ci fermiamo nella continua ricerca di famiglie disponibili all’accoglienza.

La ringrazio, a presto

Valentina Bresciani