Cina. “Chen ci imita in tutto: gesti ed espressioni. E’ come se fosse nato da noi ! Se solo lo avessimo adottato prima…!”

bambino cineseOrmai io e mio marito non esistiamo più: siamo soltanto la mamma o il papà di Chen!”.  Stefania e Paolo, della provincia di Milano, da quando sono rientrati a casa lo scorso agosto con Chen, oggi 2 anni e mezzo, per amici, conoscenti e vicini di casa esistono solo in relazione al loro bambino originario di Xi’An. E sono felici di raccontare la loro esperienza per #iosonoundono.

Sembra averlo con noi da sempre: è strano, è come se Chen fosse addirittura nato da me! – racconta Stefania – Tra l’altro il bambino spesso mi imita nelle espressioni e nella gestualità e quindi tutto questo rafforza la sensazione e la nostra gioia”.

Chen si è subito attaccato a mamma e papà, fin dai primi giorni trascorsi a Xi’An. “L’incontro andò bene: era molto tranquillo perché probabilmente ci stava studiando – dicono i genitori – Appena lo abbiamo portato fuori, nei parchi o a far compere, si è scatenato, ha cominciato a piangere, ridere e….ballare ogni volta che sentiva la musica, cosa che anche oggi apprezza molto”.

Chen è un bambino intelligente e affettuoso, con grandi capacità di adattamento, dotato di molta perspicacia, anche rispetto alla sua età.

Ogni tanto ci domandiamo come sia possibile adattarsi con tale velocità” continua la mamma. Socievole, giocherellone, Chen ha la passione per gli otto volanti e alcune attrazioni dei parchi di divertimento.

Non solo: a forza di sorrisi e sguardi languidi ha conquistato ammiratori ovunque.

Da quando ha imparato a dire “ti amo – racconta la mamma – ha anche capito come e quando dirlo. Un esempio? Una volta alla settimana andiamo al ristorante cinese vicino casa, dove normalmente è accolto molto bene da tutti. Quando la titolare gli ha regalato un lecca lecca, Chen l’ha guardata dicendole “ti amo!e può immaginare come si sia sciolta! Da quel giorno Chen può fare e chiedere quello che vuole in quel ristorante!!”.

Oltre a queste doti relazionali, il bambino ha già dimostrato di essere forte e coraggioso di fronte a medici e infermieri: il bisogno speciale di Chen è infatti una patologia sanitaria, l’ipostpadia, che consiste in una malformazione congenita dovuta a un incompleto e anomalo sviluppo dell’apparato genitale maschile.

Saranno necessari almeno un paio di interventi, ma vorremmo subito rassicurare le famiglie di non soffermarsi, nell’adozione, sull’aspetto della salute perché con l’amore si superano tutti gli ostacoli – dicono i genitori – . Ci siamo rivolti a vari specialisti e ci siamo confrontati anche con altre famiglie adottive i cui figli hanno subito la stessa operazione: oggi siamo tranquilli e stiamo aspettando che ci chiamino per affrontare il primo intervento”.

Dopo questo primo ostacolo, la famiglia attenderà sei o sette mesi affinché Chen possa sottoporsi all’intervento più complicato, quando il chirurgo dovrà ricostruire l’uretra. Poi, a secondo di come crescerà il bambino, si valuterà se dovessero servire altri interventi.

Chen è davvero una forza – dice orgogliosa la mamma – : si riprende subito dopo qualsiasi puntura o terapia, come quella a base di testosterone cui ha reagito molto bene. Per quanto così piccolo, non ha accusato alterazioni di carattere o disturbi che le terapie ormonali potrebbero dare”.

Certo non manca un po’ di preoccupazione, ma i genitori di Chen pensano già a quando tutto sarà finito e Chen potrà tornare alla vita di ogni giorno.

L’anno prossimo, Chen andrà all’asilo dove i genitori pensano che non avrà problemi di inserimento vista la sua capacità di fare amicizia anche al parco. Per il momento il bambino resta a casa con la mamma o i nonni.

Quando incontriamo coppie senza figli io consiglio sempre di pensare all’adozione – conclude la mamma – Se ci penso….noi stessi avremmo dovuto farlo prima!!