Da una storia vera. Un videogioco impazza per la rete, insegnando ai ragazzi ad avere a che fare con padri “alla deriva”: è Papo & Yo (Papà e Io), creato da un ex-ragazzo delle favelas di Bogotà.

È stata una vera sorpresa nel panorama dei videogiochi low-cost: protagonista è un bambino, scopo del gioco è redimere il papà, reso per via dall’abuso di alcool, vera piaga delle famiglie del continente, in tutto e per tutto simile a una bestia indifferente e violenta. Basta questo a far capire che l’avversario non è tanto il padre o una sua figura degenere, quanto un alter ego cattivo che si impossessa di lui e lo trasforma in un essere violento e fuori controllo.

Ed ecco che il piccolo protagonista del gioco deve affrontare mille pericoli, sorvolando come uno sciamano le casupole e le strade della favela per confrontarsi con il mostro finale, un avversario che stavolta non è da sconfiggere ma da riportare in sé. La toccante iniziativa viene da Vander Caballero, un ex-figlio dall’infanzia difficile e ideatore di questo gioco “dal basso budget e dall’alto tasso di creatività” – secondo la recensione online di Repubblica – acquistabile per PlayStation3 con pochi euro. Un modo intelligente e istruttivo di affrontare la più grande problematica infantile latinoamericana, quella del rapporto con famiglie in difficoltà, e di trasmettere un messaggio insindacabile: ogni bambino ha diritto alla famiglia.