Congo. Anche i bambini di strada devono poter avere un futuro. Parola di ministro

Ai.Bi. opera nel Paese a supporto dei centri FED e Sodas di Goma, grazie al Sostegno a Distanza

Anche i bambini di strada della Repubblica Democratica del Congo devono poter avere il diritto a un futuro. In occasione della giornata internazionale dedicata al bambino africano, celebrata il 16 giugno di ogni anno, Rose Boyata, ministro degli Affari sociali del Paese, ha visitato i bambini di strada che frequentano il centro di accoglienza di emergenza LIKEMO, situato nel comune di Bandalungwa. Ha invitato i leader e gli altri leader a comprendere i bisogni di questa categoria di società. “Questa giornata è una sfida per noi leader e genitori per capire i bisogni dei bambini e cosa possiamo fare ciascuno livello. Questo è il motivo per cui oggi abbiamo pensato ai nostri figli che sono in strada e che devono essere sorvegliati, perché hanno bisogno di studiare e mangiare. Motivo per cui sono venuto qui al centro Likemo, insieme ai nostri partner, per dare qualcosa ai nostri figli, per mostrare loro la strada e un nuovo modo di pensare“, ha detto.

Il ministro ha anche aggiunto che: “L’età che hanno è un’era di vigore, il paese ha bisogno della loro forza per svilupparsi, ci ha insegnato il presidente della Repubblica, per avvicinarci a questi bambini, per conoscere i loro bisogni e insegnare loro a lavorare, in modo che partecipino allo sviluppo del Paese”.

La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è il terzo paese più grande dell’Africa e oltre 80milioni di abitanti. Con il 70% della popolazione sotto il livello di povertà, la RDC è alla 176esima posizione su 187 Paesi per indice di sviluppo umano. Decenni di conflitti armati e instabilità politica hanno provocato milioni di morti e sfollati e una crescita esponenziale di minori abbandonati. Oltre 4 milioni molti dei quali accolti nei tanti istituti fantasma e non autorizzati del Paese. Agli orfani di guerra si aggiungono i bambini ex soldato e quelli cacciati da famiglie non in grado di sfamarli o perché accusati di stregoneria, sotto l’influsso di predicatori che proliferano nelle baraccopoli. La mortalità infantile è del 37% e la malnutrizione colpisce oltre due milioni di bambini.

Ai.Bi. opera nella Repubblica Democratica del Congo dal 2008 con interventi di Adozione e Sostegno a Distanza nella città di Goma, capoluogo della provincia Nord Kivu, tra le aree più colpite dalla crisi umanitaria, per garantire protezione, accesso al cibo, cure mediche e istruzione ai minori accolti in due centri: il FED e il Sodas.

Congo. Un futuro per i bambini di strada. I centri FED e Sodas

Il centro FED, operativo dal 2007, il centro ospita circa 60 minori orfani di guerra o HIV o sfollati da Masisi e Ruthuru, tra le regioni del Nord Kivu più colpite dagli scontri armati, e donne della periferia di Goma rimaste vedove e prive del sostegno della comunità d’origine. Grazie al Sostegno a Distanza, dal 2012 Ai.Bi. supporta il centro garantendo cibo, beni di prima necessità, vestiti e controlli sanitari periodici, e assicurando, attraverso il pagamento delle rette scolastiche, il diritto allo studio. Negli anni sono stati realizzati diversi interventi di ristrutturazione della struttura e costruiti servizi igienici e docce, migliorando le precarie condizioni igienico sanitarie dei minori accolti.

Il Sodas, invece, dal 2014 fino a 20 bambini e adolescenti, tra i 5 e 14 anni. Orfani, abbandonati o separati dalle loro famiglie perché sfollati a causa della guerra, i minori accolti nel centro arrivano in condizioni di grave malnutrizione e privazione. Spazi inadeguati per il numero di minori accolti, scarsa igiene, mancanza di acqua potabile e un’alimentazione povera non permettono cure adeguate. Grazie al Sostegno a Distanza, Ai.Bi. supporta il Centro nella presa in carico dei minori accolti fornendo alimenti e beni di prima necessità, come l’acqua potabile e prodotti per l’igiene personale, promuovendo l’istruzione dei bambini accolti e assicurando la consulenza di un medico che ne verifica periodicamente le condizione di salute e di crescita per prevenire la diffusione di malattie infettive, come morbillo e colera.

Per saperne di più: https://www.aibi.it/ita/adozione-a-distanza/adozione-a-distanza-in-congo/