Covid. Da giovedì 16 dicembre il via ai vaccini per i bambini da 5 a 11 anni. Già oltre 50 mila le prenotazioni – AGGIORNAMENTO

Lombardia, Piemonte e Toscana hanno già aperto le prenotazioni per i più piccoli riscontrando buone adesioni. Secondo un sondaggio, favorevoli oltre il 50% dei genitori. Verrà rilasciato il Green Pass ma i bambini saranno comunque esentati dal doverlo presentare

È partita con buoni numeri la campagna di prenotazione del vaccino per i bambini dai 5 agli 11 anni. Tre le regioni che sono partite prima delle altre e che nella sola giornata di domenica 12 dicembre hanno raccolto già circa 50 mila prenotazioni. In testa la Lombardia, che con 25 mila richieste fa ben sperare che l’adesione possa essere alta, anche se la platea di bambini che ora possono vaccinarsi è di 600 mila. In totale, i soggetti vaccinabili tra 5 e 11 anni in tutta Italia sono circa 3,6 milioni e, dunque, l’apertura delle prenotazioni anche in tutti gli altri territori sarà decisiva per capire quanta fatica si farà a raggiungere un’adeguata copertura.

Vaccini bambini: un genitore su due si dice favorevole – AGGIORNAMENTO

Il ministero della Salute si è tenuto più basso rispetto agli obiettivi fissati per gli adulti e ha indicato nel 50% la soglia minima di vaccinazioni da raggiungere per poter dire che la campagna ha avuto buon esito.
Numeri che potrebbero essere raggiunti, se si considera che un sondaggio Euromedia Research, riportato da Open, indica come il 57,3% dei genitori con figli tra 5 e 11 anni sia favorevole alla vaccinazione, contro il 27,8% che rimane contrario, mentre un genitore su quattro non ha ancora una chiara opinione e rimane indeciso.
Rimane aperta la questione Green Pass: il Governo ha confermato che non verrà richiesto il certificato ai bambini per l’ingresso a tutte quelle attività per le quali è invece necessario agli adulti, ma il Green Pass verrà comunque rilasciato dopo la vaccinazione, perché, come ha spiegato il Ministero della Salute: “La certificazione verde Covid 19 è rilasciata a prescindere dall’età, sebbene fino al compimento del dodicesimo anno di età i bambini siano esentati da qualsiasi utilizzo”.

Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità

Intanto, sulla pagina web dell’Istituto Superiore di Sanità, sono già state pubblicate le FAQ  a disposizione dei genitori che, giustamente vogliano conoscere in maniera più approfondita, le conseguenze del covid sui più piccoli, come gli effetti della somministrazione del vaccino ai bambini. Una larga parte delle Frequently Asked Questions sono dedicate poi a chiarire molte fake news sull’argomento.

Vediamone insieme alcune

Quali sono gli effetti del Covid sui bambini?

Anche se in misura minore rispetto all’adulto, anche nell’età infantile l’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute, tanto è vero che circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva. Inoltre, anche nei casi (e sono fortunatamente la grande maggioranza) nei quali l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito “long Covid”, e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo.

Che tipo di vaccino viene somministrato ai bambini nella fascia 5-11 anni?

Ad essere somministrato è il vaccino pediatrico Pfizer-Biontech, approvato dall’Ema. Ha lo stesso principio attivo di quello per gli adulti (vaccino a mRna), nel caso dei più piccoli però la dose è di circa un terzo rispetto agli altri. La vaccinazione avviene in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra.

Quali sono i principali effetti collaterali?

Nel braccio dove è stata fatta l’iniezione potrebbero verificarsi dolore, rossore e gonfiore. Potrebbero inoltre manifestarsi sintomi quali stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Tali sintomi sono generalmente di lieve entità e si risolvono nel giro di 1-2 giorni.

Bambini, covid, vaccino: l’ISS risponde alle Fake News

I bambini non si ammalano di Covid e se si ammalano non muoiono, manifestano sintomi lievi e hanno bassa capacità di trasmettere il virus. Inutile vaccinare.

In realtà, dall’inizio dell’epidemia nella fascia 6-11 anni ci sono stati oltre 263mila casi, 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in Terapia Intensiva e 9 decessi (dati all’1/12/2021). Nelle ultime settimane il numero di contagi in questa fascia di età è nettamente in crescita.

Il vaccino si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione. Nel beneficio di una vaccinazione si deve inoltre considerare non soltanto la protezione dalla malattia, ma anche la possibilità di frequentare con una maggiore sicurezza la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età.

Il vaccino espone i bambini a rischi di effetti avversi che senza vaccino non avrebbero

Come per tutti i farmaci e i vaccini anche quelli messi a punto contro il Covid presentano un rischio di effetti collaterali. La sicurezza dei vaccini anti Covid è monitorata continuamente dalle agenzie regolatorie di tutto il mondo, e anche per le fasce più giovani il rischio di eventi avversi gravi è risultato molto raro. Il rischio di eventi avversi deve essere confrontato con quello di incorrere nelle conseguenze dell’infezione, ed è su questa base che viene calcolato il rapporto rischi-benefici da parte delle agenzie regolatorie.

L’Ema, l’agenzia regolatoria europea sui medicinali ha concluso che il rapporto tra benefici e rischi è positivo anche per la fascia d’età 5-11 anni.

 Il numero di bambini che hanno partecipato al programma di sviluppo clinico dei vaccini è troppo piccolo per rilevare potenziali rischi di miocardite associata a vaccinazione

Nei soggetti giovani (adolescenti e giovani adulti) è stato riportato un rischio aumentato di miocardite e pericardite, che rimane però estremamente basso, intorno ai 50 casi per milione dopo due dosi. Nella maggior parte dei casi, inoltre, tali manifestazioni hanno avuto un decorso assolutamente benigno. In generale nei bambini più piccoli si osserva un minore rischio di sviluppare queste patologie, e non sono stati segnalati casi durante i test clinici. Le informazioni di sicurezza oggi disponibili riguardano non solo i 3000 bambini che hanno ricevuto il vaccino nell’ambito della sperimentazione clinica, ma comprendono anche i primi dati raccolti negli oltre 3 milioni di bambini di 5-11 anni già vaccinati negli Stati Uniti. La sicurezza del vaccino sarà comunque mantenuta sotto costante e stretto monitoraggio da parte di tutte le agenzie del mondo.

 I vaccini agevolano processi infiammatori che provocano cambiamenti nel sangue dei più piccoli

Non ci sono studi che hanno dimostrato una correlazione tra il vaccino e questo tipo di problemi.

 I vaccini indeboliscono il sistema immunitario ancora non sviluppato dei bambini

Il sistema immunitario dei bambini è ‘programmato’ per reagire a possibili pericoli già dalla nascita. Il vaccino anti Covid, così come gli altri, ‘insegna’ al sistema immunitario a riconoscere l’agente infettivo prima dell’effettiva esposizione, contribuendo così a rafforzarlo.

Per conoscere tutte le domande più frequenti alle quali l’Istituto Superiore di Sanità ha dato risposta QUI