Covid. In arrivo una nuova ondata insieme all’influenza: è il momento di vaccinarsi o ri-vaccinarsi

Dopo mille giorni di convivenza con il Covid, l’emergenza non è ancora finita. L’Ema avverte dell’arrivo di una nuova ondata nelle prossime settimane legata a nuove sotto-varianti di Omicron

Sono passati mille giorni, ormai, da quanto l’OMS dichiarò la pandemia dovuta al Covid un’emergenza sanitaria mondiale. Mille giorni di morti, lockdown, restrizioni, mascherine, vaccini e, finalmente, un lento ritorno alla normalità. Ma il Covid, dopo mille giorni, non è affatto un ricordo passato. Anzi, proprio tutto questo tempo, l’assefuazione alle notizie che ne parlano e la voglia di voltare pagina sono i maggiori pericoli che possono portare a sottovalutare la situazione. Anche per questo l’Ema, per bocca del capo della strategia vaccinale Marco Cavaleri, ha tenuto a sottolineare come la pandemia non sia ancora finita e come nelle prossime settimane potrebbe arrivare una nuova ondata che si andrebbe a sommare all’influenza stagionale, creando non pochi problemi.

Nuova ondata di Covid in arrivo: l’importanza della vaccinazione

L’arma principale per combattere tutto questo è, ancora una volta, la vaccinazione: per chi ancora non l’ha fatta, va da sé, l’invito è quello di provvedere al più presto, ma anche per chi ha già completato il primo ciclo vaccinale, booster compresi, il consiglio è di effettuare l’ulteriore richiamo con i vaccini aggiornati alle ultimi varianti. Naturalmente rispettando i tempi stabiliti.
L’Ema sottolinea ancora una volta la sicurezza dei vaccini, anche se ormai, le svariate milioni di dosi somministrate in tutto il mondo dovrebbero aver convinto anche i più scettici. Purtroppo, però, così non è, e allora ben venga l’ennesimo invito delle autorità e il monito a ricordarsi che le mutazioni del virus saranno sempre più veloci degli adattamenti dei vaccini, ma che proprio per questo rimanere il più possibile al passo è l’unica soluzione.

L’arrivo della variante Cerberus

Attualmente gli ultimi vaccini in circolazione sono aggiornati proprio contro le varianti Omicron 4 e 5, che sono ancora quelle dominanti in Europa, ma nuove sotto-varianti sono già comparse e una, in particolare, sembra già avviata a diventare la più diffusa entro i mesi di novembre e dicembre. Si tratta della variante di Omicron noinata BQ.1 e il suo “sottolignaggio” GQ.1.1. Ma sui social è già stata ribattezzata Cerberus e c’è da scommettere che è con questo nome che ci ritroveremo a parlarne nelle prossime settimane. Magari mentre si è in fila ad aspettare la propria nuova dose di vaccino.