CRC, allarme in tutta Europa: troppe culle e “baby box” davanti agli ospedali

ONU sempre più preoccupata. Aumentano in Europa le culle costruite agli ingressi degli ospedali, fatte con l’intenzione di ospitare con maggiori comfort i neonati e gli infanti che vengono abbandonati in prossimità delle strutture. Lo scopo di queste culle – o baby box – è di assicurare ai bambini il riparo in un piccolo ambiente dotato di climatizzazione e di allarme, da premere per avvertire all’interno che un nuovo bambino è stato depositato in via anonima. Il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia, composto da 18 esperti internazionali, denuncia quest’abitudine in quanto contravviene alla Convenzione sui Diritti del Bambino.

Più di 400 i bambini abbandonati a partire dall’anno 2000 in culle di questo tipo, sotto una girandola di critiche e polemiche sollevate da diverse associazioni. A fare il punto della situazione è un articolo del Guardian, autorevole quotidiano britannico, pubblicato il 10 giugno scorso. La pratica ricorda fin troppo quella medievale di lasciare i neonati sulla ruota degli esposti, abilitata presso gli edifici religiosi, secondo quanto riferisce Maria Herczog, membro del Comitato, la cui impressione è che si tratti di una pratica che torna al passato e incita all’abbandono, piuttosto che prevenirlo.

I Paesi nei quali sono state installate le culle sono Germania, Austria, Svizzera, Polonia, e Repubblica Ceca. Quasi 200 di questi abitacoli hanno già trovato installazione. Ma il Comitato minaccia di passare in revisione l’adesione alla Convenzione da parte degli Stati sotto accusa.