Crisi adozioni: dopo Obama e Cameron, ora si muove anche la piccola Irlanda… e l’Italia resta a guardare

È del 22 gennaio la dichiarazione di Obama: promuovere le adozioni. Pochi giorni fa anche l’Irlanda ha alzato la voce a favore dell’adozione: in arrivo un referendum e un disegno di legge preparato dal Parlamento per trovare una famiglia adottiva ai bambini abbandonati irlandesi, anche per quelli nati da coppie sposate. L’iniziativa è di Frances Fitgerald, ministro per l’Infanzia.

La notizia è apparsa sullo Herald, popolare quotidiano irlandese. Fitzgerald ha dichiarato che nel passato molti più bambini avrebbero potuto trovare una famiglia. È la Costituzione del Paese a dichiarare l’impossibilità delle adozioni dei nati da coppie sposate. In Irlanda i nati da mamme non sposate hanno invece la strada spianata poiché le madri godono di un sistema più flessibile: possono scegliere di dare in adozione il loro nascituro.

La verità è che anche l’Irlanda è andata incontro a una crisi dell’adozione internazionale a causa della recessione e del default economico nazionale. Con lo scopo di dare una scossa alle adozioni il Governo irlandese intende indire un referendum a partecipazione popolare per i diritti del fanciullo, dal nome Children’s Right Referendum, con l’obiettivo di abrogare gli articoli della costituzione che ostano alle adozioni dei nati in una famiglia sposata.

Dopo le dichiarazioni di novembre del premier inglese David Cameron, il mondo anglofono si mobilita sempre più verso il potenziamento delle adozioni e il miglioramento del sistema. Alla luce di queste iniziative, è significativo che in Italia il ministro Andrea Riccardi, presidente della CAI, a quasi due mesi dalla nomina non abbia ancora indetto una riunione né si sia pronunciato sulle strategie per uscire dalla crisi delle adozioni, soprattutto dopo un’annata critica come quella trascorsa. Il 2011 ha infatti registrato un calo delle richieste di adozione, secondo quanto indicano i dati dei Tribunali per i Minorenni. In Lombardia il numero di aspiranti coppie adottive è sceso del 23,5%, in Liguria sono diminuite del 20% e in Puglia del 16%.