Decreto aiuti bis: con taglio cuneo fiscale dell’1,2% aumenti di stipendi da 6 a 23 euro al mese. Pensioni rivalutate del 2% da ottobre

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato tutte le misure contenute nel Decreto Aiuti bis: aumenti in busta paga per chi guadagna fino a 35 mila euro l’anno, anticipata a ottobre la rivalutazione del 2% delle pensioni, confermati i bonus psicologo e trasporti

Dopo giorni di discussioni, anticipazioni e ripensamenti, il Decreto Aiuti bis ha trovato una versione definitiva ed è stato presentato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi in una conferenza stampa molto attesa.
In totale, il decreto – per bocca dello stesso Draghi “di proporzioni straordinarie” – mette sul piatto 15 miliardi, più altri 2 di “misure aggiuntive”. Soldi che non hanno richiesto alcuno scostamenti di bilancio grazie a un andamento dell’economia “di gran lunga migliore del previsto”. L’economia è cresciuta, infatti, del 3,4% su base annuale, più delle stime fatte nel mese di aprile dal Mef. Draghi ha sottolineato come si tratti di una crescita “veramente straordinaria”, superiore a quella di Paesi come Germania e Stati Uniti.
Ciò non elimina i problemi che le famiglie e le imprese si trovano a dover affrontare: dal caro vita all’inflazione, passando per i prezzi dell’energia.

Decreto aiuti bis: taglio cuneo fiscale dell’1,2% fino a dicembre

Per quanto riguarda le misure concrete, è stato confermato il taglio del cuneo fiscale per tutti i dipendenti che guadagnano meno di 35.000 euro all’anno (fino all’altro giorno sembrava che il limite potesse venire portato a 25mila, tagliando, non di poco, i beneficiari) ed è stato aumentato all’1,2% anziché l’1% preventivato fino a ieri. Secondo le stime della UIL, per le fasce più basse di reddito l’aumento sarebbe di circa 6 euro al mese da luglio a dicembre. Per chi guadagna intorno ai 20mila euro annui, il risparmio arriva a 15 euro mensili, mentre alla soglia dei 30mila si possono superare i 23 euro al mese, per un totale, fino a dicembre, di 138 euro.
Confermato anche l’aumento delle pensioni, con l’anticipo della rivalutazione del 2% a partire dal mese di ottobre.

Meno richieste per l’Assegno Unico: risparmiati 630 mila euro

Capitolo assegno unico: ieri l’INPS ha diffuso i dati relativi ai primi mesi dall’entrata in vigore della misura. In totale, tra l’alto numero di domande senza ISEE (e, dunque, che percepiscono l’assegno minimo previsto) e le tante famiglie aventi diritto che la domanda al momento non l’hanno proprio fatta, sono stati risparmiati 630 milioni di euro. La Ministra per la Famiglia Elena Bonetti aveva proposto di utilizzare la cifra per rinforzare l’assegno per le famiglie a basso reddito, ma il CDM non ha approvato la cosa e la cifra è stata destinata ad altre azioni. Da qui i titoli di alcuni giornali che parlano di “taglio” dei fondi all’Assegno Unico. In realtà, come spiegato, non è un vero e proprio taglio, ma un risparmio rispetto a quanto preventivato. Dopodiché, certo, si può discutere se, trattandosi di soldi che erano già previsti per l’Assegno Unico, non potevano essere riutilizzati in qualche modo all’interno della misura stessa.
Come già ampiamente anticipato, non c’è la conferma del bonus 200 euro per chi già l’ha ricevuto a luglio. Il Decreto aiuti bis, però, lo ha esteso alle categorie che finora ne erano rimaste escluse: precari, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori stagionali, ecc.
Tra le altre misure più conosciute e attese, è stato prorogato fino al 20 settembre il taglio di 25 centesimi delle accise sui carburanti,e confermato per il anche per il quarto trimestre del 2022 l’annullamento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione. In altre parole: gli sconti sulle bollette dell’energia.

Arriva il “docente esperto”

Tra le norme più inaspettate e discusse c’è l’introduzione della figura del “docente esperto”, che guadagnerà 5.650 euro in più all’anno, previa la frequenza, positiva, di tre cicli di formazione triennali consecutivi.
Sul versante bonus, infine, è stato rifinanziato il bonus psicologo e quello per gli abbonamenti sul trasporto pubblico, mentre è stato innalzato fino a 50 euro il bonus tv per l’acquisto di apparati satellitari di ricezione televisiva per chi vive nelle comunità montane.