“Dici no all’adozione gay? Perdi il lavoro”. In Gran Bretagna è già successo

giudice ukSei contrario all’adozione da parte delle coppie omosessuali? Vieni rimosso dal tuo incarico. Ciò che in Italia è ancora visto come un rischio dell’omologazione culturale in atto, in altre parti del mondo purtroppo è già accaduto. Come per esempio in Gran Bretagna, dove le adozioni per le coppie dello stesso sesso sono già una realtà.

Protagonista di questa assurda vicenda è un magistrato 69enne del Kent, Richard Page, rimosso dal suo ufficio  per volere del Lord Cancelliere. La sua colpa?  Avere espresso, in un’intervista alla Bbc, la propria personale contrarietà all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali. Lo denuncia l’Observatory on intolerance and discrimination against Christians in Europe.

Page è stato magistrato per 15 anni ed è padre adottivo. Così ha spiegato la sua posizione: “La mia responsabilità come magistrato – ha detto – era di fare ciò che consideravo meglio per i bambini e la mia sensazione, quindi, era che sarebbe meglio se i genitori adottivi fossero un uomo e una donna”. Insomma l’essere dalla parte dei minori si paga con la rimozione. A seguito delle sue dichiarazioni è stata addirittura istituita una commissione disciplinare che ha compiuto un’inchiesta, terminata con il sollevamento di Page dal suo incarico. Le ragioni di un tale provvedimento nelle parole di un portavoce della commissione: con la sua intervista, il magistrato avrebbe dimostrato di avere “un pregiudizio” nei confronti dei genitori dello stesso sesso.

Nonostante la rimozione, Page non si è arreso e ha continuato a rimarcare la sua posizione a favore dei diritti dei bambini. “Quando lavori in un Tribunale dei Minori – ha spiegato -, hai l’immensa responsabilità di assicurare il supremo benessere dei bambini che devono essere sistemati in nuove famiglie”. E la motivazione del suo “no” alle adozioni gay è assolutamente tecnica e professionale, lontana anni luce da un pregiudizio: “Per quanto riguarda le coppie omosessuali – ha sottolineato -, è da poco tempo che esse hanno avuto il permesso di adottare e avere in affido un minore. Non c’è stato il tempo per condurre un’analisi appropriata sugli effetti che questi affidamenti hanno sul benessere educativo, emozionale e dello sviluppo dei bambini”.

Ma non è la prima volta che a Page viene riservato un trattamento severo per le sue idee sulle adozioni per le coppie omosessuali. Già nel 2014 venne duramente criticato quando, partecipando alle udienze per un caso di adozione, sostenne di non essere d’accordo con i suoi colleghi, i quali ritenevano che dare un bambino a una coppia gay fosse “nel migliore interesse del minore”.

Ecco quindi che cosa accadrebbe nel caso in cui, anche in Italia, la legge autorizzasse l’adozione anche alle coppie omosessuali. Nessun giudice potrebbe serenamente esprimere un parere contrario alla domanda di idoneità da parte di una coppia gay, senza temere di essere tacciato a vita di omofobia. Con gravi conseguenze sul piano personale e professionale. È a questo che si vuole arrivare con il progetto di legge che il Partito Democratico ha messo in cantiere e che prevede, tra le altre cose, proprio l’estensione del diritto di adottare anche alle coppie dello stesso sesso?