Distanza zero: come aiutare un bambino standogli “vicino”?

È in edicola da venerdì 8 giugno il nuovo VITA, La voce dell’Italia responsabile. In copertina, la foto – firmata da Andrea Frazzetta – di un giovane africano. Uno degli oltre un milione di “figli” che gli italiani aiutano a crescere grazie al sostegno a distanza, tema al quale la testata ha voluto dedicare il numero del nuovo mensile che dopo 18 anni raccoglie l’eredità del “settimanale del non-profit”.

Una maxi-inchiesta, con innumerevoli associazioni contattate per l’occasione allo scopo di fornire un quadro descrittivo su questa forma incredibilmente coinvolgente di solidarietà. Una guida completa con tutti i numeri e le tendenze, grazie anche a uno studio realizzato appositamente per Vita dall’Istituto Italiano della Donazione. Presente anche Ai.Bi. con la sua innovativa soluzione della “distanza zero”, una forma di sostegno che annulla sempre più la lontananza con il bambino aiutato, esaltandone invece gli strumenti che creano il legame.

Inoltre viene offerto un excursus sulla ricostruzione per filo e per segno del giallo che ha sottratto 80milioni al 5 per mille 2010. Il mensile si rivolge direttamente al mondo di riferimento del non-profit e dell’impresa sociale: in questa prima uscita, per esempio, oltre che di Ai.Bi., si parla di Agesci, Acli, Villaggi Sos, Csi, Opera San Francesco, Mcl, Abio, Avis, Fratres e Csv net.

(Da Vita, 8 giugno 2012)