Dottoressa Cavallo, ma Lei da che parte sta?

Giuseppe scrive:

 

Dottoressa Cavallo perché non esterna questa sua convinzione ai milioni di care-leavers usciti dagl’istituti al compimento del 18esimo anno di età vedendosi negato il diritto ad essere figli?

Malqu Grover, oggi ventiquattrenne care-leaver boliviano impegnato nella lotta all’abbandono e sostenitore dell’adozione di tutti i reclusi negl’istituti, ha reclamato una risposta dalla Ministra del suo paese su questo diritto a lui negato! Ed io rivolgo la stessa domanda a lei, Dott.ssa Cavallo, a nome di quei milioni di bambini più grandi condannati ad una reclusione senza speranza da una sentenza emessa da magistrati come lei. Sentenza che soggiace ad un assurdo bieco pensiero che rigetta dello sporcarsi le mani nel farsi carico del soggetto più debole quale un bambino abbandonato e dimenticato nelle celle di un anonimo istituto in qualunque paese del mondo compreso il nostro. E pensare che anche sopra lo scranno di Presidente, ove lei siede, ben visibile è posizionata la targa: TRIBUNALE PER I MINORENNI, quasi a monito che in quelle aule dibattimentali si tutelano gli inalienabili diritti dei minori.

Credo sia veramente giunto il momento di togliere una competenza come quella dell’adozione dalle mani dei magistrati che più non tutelano e ripristinano il più elementare dei diritti di un bambino: quello di vivere e crescere in una famiglia.

Giuseppe, padre di tre splendidi figli adottivi

 

 

Marco GriffiniCaro Giuseppe

stiamo ricevendo una valanga di proteste contro le dichiarazioni del Presidente del Tribunale dei Minori di Roma, Melita Cavallo, che ha apertamente affermato di essere contraria a dare in adozione bambini grandi per il rischio che possano essere rifiutati dai genitori, dopo pochissimo tempo, a causa del loro passato, molto spesso caratterizzato da storie di abusi sessuali e di maltrattamenti gravi.

Ha parlato, pertanto, di fallimenti adottivi ma in realtà quanti sono? A quanto risulta dai nostri conteggi (vedi l’articolo) stiamo parlando di soli 70 casi di fallimenti adottivi registrati !!!

Se qualcuno avesse altri numeri che li tiri fuori altrimenti negativizzare così duramente le Adozioni Internazionali di minori grandi, non solo è terrorismo psicologico, ma anche mistificazione della realtà .

Si dimostra ancora una volta come “certa magistratura minorile” si sia allontanata sempre più dalla cultura dell’accoglienza e sia tremendamente lontana dal concetto dell’adozione come atto di giustizia. Fa specie sentire parlare così la dott.ssa Cavallo, con la quale abbiamo collaborato per anni quando aveva la responsabilità della CAI, e che ora, per paura di pochi fallimenti adottivi, nega a migliaia di minori la possibilità di essere e sentirsi figli.

Comunque Le posso assicurare che non assisteremo inermi a questo nuovo attacco contro l’adozione internazionale: i nostri avvocati dell’ Ufficio Diritti dei Minori sono già al lavoro per verificare se esistano i presunti per una azione legale contro la Dott.ssa Cavallo.

Marco Griffini

Presidente di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini