Agli Europei under 23 di atletica l’adozione internazionale Made in Italy conquista due ori. Non è ora di smetterla di parlare di fallimenti adottivi?

Nell’ultima giornata dei  Campionati Europei under 23 di Bydgoszcz, in  Polonia, il team italiano di figli adottivi continua a fare incetta di medaglie.

Il migliore bottino di sempre per l’Italia in undici edizioni dei Campionati Europei under 23 è dunque per buona parte made adozione.

Dopo l’oro nei 5.000 di Yeman Crippa, adottato nel 2001 insieme ai suoi 8 fratelli da una coppia di Milano dopo anni in orfanotrofio ad Addis Abeba, Etiopia, ieri sono arrivati altri due ori. A quello conquistato nei 400 hs donne da Ayomide Folorunso, arrivata a Fidenza da bambina assieme ai genitori originari della Nigeria, si aggiunge un altro oro per l’adozione, quello sui 3.000 siepi di Yohanes Chiappinelli, nato nel 1997 ad Addis Abeba e adottato a 7 anni da genitori senesi, entrambi professori di matematica all’Università di Siena.

Chiappinelli ha vinto confermando tra gli under 23 il titolo europeo dei 3000 siepi vinto 2 anni fa nella categoria juniores. Secondo un altro ‘nuovo italiano’, Ahmed Abdelwahed, di origini egiziane.

Ma a ben vedere, Yeman e Yohanes, la loro medaglia d’oro l’avevano già vinta tanti anni fa e non a Bydgoszcz ma ad Addis Abeba, quando a restituirgli una volta per tutte il diritto di sentirsi figlio ci hanno pensato due famiglie italiane, capaci di farli sentire finalmente in famiglia e di convogliare nello sport le tante difficoltà affrontate fino a quel momento. E’ questa la vittoria più grande!
Due famiglie adottive che nel cuore sono salite sul podio quando hanno incontrato per la prima volta i loro figli adottivi. L’augurio è che da Bydgoszcz il nostro Bel Paese porti a casa le medaglie olimpiche e anche l’impegno a riportare nella propria agenda l’adozione internazionale.

Sono finiti i tempi delle streghe ed è finito anche il tempo di parlare di fallimenti adottivi. Le medaglie di Yeman e Yohanes raccontano la forza dell’adozione perché è una cosa meravigliosa e l’Italia può tornare ad essere un Paese accogliente.