Famiglie numerose, 4 idee per salvare dall’estinzione i nuclei extralarge

famiglie numeroseLe famiglie numerose tipiche degli anni 50 sono ormai un lontano ricordo. Tanto che l’associazione che le rappresenta ha sentito la necessità di elaborare un disegno di legge per evitare la loro estinzione. Il ddl è stato illustrato giovedì 18 dicembre alla Camera dei Deputati nel corso della conferenza stampa di presentazione del raduno nazionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, che si terrà a Roma dal 26 al 28 dicembre per celebrare i 10 anni di vita del sodalizio.

Quattro le misure ipotizzate a favore dei nuclei con tanti figli, con lo scopo di non rassegnarsi all’idea di essere “una realtà in via di estinzione”, provando a invertire la rotta. Innanzitutto un incentivo in campo lavorativo, per riservare un’assunzione ogni 10 ai nuclei numerosi. Poi una misura a favore del coniuge che rinuncia al lavoro per stare accanto ai figli che beneficerebbe dell’attribuzione di 3 anni di contributi figurativi per ogni figlio. Quindi una norma volta ad aumentare gli assegni familiari, che in Italia sono fermi allo 0,3% della spesa sociale, livello più basso in Europa. Infine una quarta misura che introdurrebbe una card speciale per le famiglie numerose allo scopo di garantire sconti e agevolazioni perché anche cultura e istruzione possono diventare un lusso.

“Non sono i figli il problema – dice Giuseppe Butturini, che con sua moglie Raffaella costituisce la coppia di presidenza dell’associazione –, ma l’assenza di solidarietà, di gratuità, di senso del limite di cui è malata la nostra società e la nostra politica”.

I numeri, del resto, parlano chiaro. L’Italia ha un tasso di natalità per donna di 1,4, molto più vicino al Portogallo, fanalino di coda europeo con 1,28, che a Irlanda e Francia che invece comandano questa graduatoria con 2,01. Attualmente la famiglia italiana “record” vive in Calabria e ha 16 figli, ma è un caso unico. Anche i nuclei con 4 figli, che un tempo rappresentavano la norma, oggi sono piuttosto rari: solo 139.163.

 

Fonte: Avvenire