Firenze: i 35 secondi più utili della mia vita

pensaciTrentacinque secondi per raccontare alle famiglie la semplicità dell’affido. Il Centro affido di Firenze si affida a uno spot che sta girando in questi giorni su Facebook e altri social network per divulgare anche qualche informazione importante. Come quella relativa alle diverse tipologie di accoglienza familiare temporanea. Perché non tutti lo sanno, ma l’affido può anche essere part-time.

Lo spot presenta quattro prototipi di affidatari: una pensionata che ‘vuol sentirsi utile’; un padre con una figlia già grande che ‘ha ancora molte energie’ da spendere; una giovane coppia ‘che ha una figlia piccola’, ma questo non può essere un ostacolo. E infine una single in carriera ‘che desidera impiegare il proprio tempo libero per fare qualcosa di buono. Serve poco, per accogliere un minore in affido: basta rimpicciolire la parola ‘io’, e dare spazio al ‘tu’. Tu, che abiti dall’ altra parte della strada; tu, che sei solo; tu, che cerchi un papà e una mamma; tu che con la manciata di anni sulle spalle, hai già visto troppo dolore. Tu, bambino, che fai scoprire a coloro che incontri la ricchezza del ‘noi’.

Privati o istituzioni che siano. Il Comune di Firenze è tra le amministrazioni che credono nell’ affido familiare. Già lo scorso 14 settembre ha organizzato una festa di piazza per avvicinare le famiglie ai temi dell’accoglienza. Anche se i dati snocciolati dal vicesindaco di Firenze, Stefania Saccardi, raccontano quanto lungo sia ancora il cammino da fare a sostegno dell’affido familiare. Nel capoluogo toscano appena 67 sono i minori in affido familiare rispetto a 131 bambini ospitati in comunità educative.

Per cercare di invertire la tendenza che vede la maggior parte dei minori in difficoltà collocati nelle comunità educative, piuttosto che nelle famiglie, la Giunta guidata da Matteo Renzi cerca di promuovere e sensibilizzare i cittadini ad aprire le porte della loro casa ai bambini e ragazzi in difficoltà.

La promozione dell’affido rientra tra le priorità indicate dal protocollo d’intesa firmato dal Centro Affidi del Comune di Firenze ed il Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della Famiglia, di cui Ai.Bi. è membro. Altro obiettivo è quello di creare una rete informale di famiglie solidali che possa sostenere le famiglie accoglienti.