Firenze. L’accoglienza passa dalle scuola. La Regione Toscana rinnova il proprio impegno per i minori adottati

scuolaLa sfida dell’accoglienza passa dalla scuola con due precisi obiettivi: promuovere la cultura dell’inclusione e favorire il benessere degli alunni adottati e delle loro famiglie.

È per questo che la Regione Toscana il 14 giugno scorso si è riunita in un Tavolo regionale per fare il punto su quanto realizzato in attuazione all’accordo regionale sottoscritto nel 2012  (tra Regione Toscana, centri di adozione, servizi territoriali e enti autorizzati, tra cui Amici dei Bambini)e  per riprogrammare un percorso di formazione per dirigenti scolastici e docenti al fine di favorire l’inserimento dei minori adottati.

Concretamente si è stabilito che il percorso sarà articolato in due fasi.

La prima prevede la realizzazione di un corso di aggiornamento di 16 ore destinato al personale scolastico, cioè ai dirigenti e ai docenti, e organizzato in 4 seminari in cui saranno approfonditi i temi dell’accoglienza, in modalità accademica e laboratoriale.

La seconda fase prevede la sperimentazione di un percorso di formazione in alcuni contesti scolastici.

Questi i punti cruciali del piano già fissati nel Protocollo di intesa per lo sviluppo di percorsi di accoglienza e di inserimento scolastico dedicato ai bambini e ai ragazzi adottati, sottoscritto dalla Regione e dall’Ufficio Scolastico regionale per la Toscana.

Ancora una volta dunque la Toscana, dinnanzi ad una crescente attenzione a livello nazionale all’argomento “Adozione e scuola”, si dimostra particolarmente sensibile. Questo perché quasi la metà dei bambini che arrivano nella regione grazie alle adozioni internazionali sono in età scolare (115 sono gli alunni nella fascia 6-12 anni). I dati giungono dal monitoraggio annuale realizzato dal Centro regionale con il Tribunale per i minorenni.