Ghana: Il nord del Ghana, un altro paese

Questa settimana abbiamo avuto la fortuna di andare a monitorare il nord del Ghana, in particolare la regione di Brong Ahafo, una delle piu’ grandi del paese. Volevamo capire e monitorare la situazione dei minori abbandonati in quell’area del paese.
La capitale della regione e’ la cittadina di Sunyani. Questa citta’ si trova nel sud della regione, dove abbiamo potuto constatare che la situazione, pur essendo di poverta’, non e’ poi cosi diversa dalla regione del Volta.
Salendo verso il nord della regione abbiamo poi raggiunto il villaggio di Yeji, sul fiume Volta, e li’ le cose ci sono apparse ben diverse. Il fiume Volta, parte dal profondo sud del Ghana, appunto la regione del Volta, per arrivare fino al nord, passando anche per la regione de Brong Ahafo. Lungo il fiume vi sono tantissimi villaggi come Yeji che vivono di agricoltura e pesca. Questi villaggi, soprattutto al nord, sono molto poveri e rurali, e vi e’ una quasi totale assenza dei servizi alla popolazione da parte di Stato e organizzazioni internazionali.
I problemi principali evidenziati sono stati due, il primo riguarda il lavoro minorile, sembra infatti che molti bambini lavorino nel settore della pesca. Il secondo, che discende dal primo, e’ che moltissimi bambini non vanno a scuola. Questo sia per mancanza di scuole che per poverta’ delle famiglie, che quindi mandano i bambini a lavorare molto presto.
Anche nei villaggi visitati all’interno della regione abbiamo riscontrato carenze profonde, e l’educazione rimane il nodo centrale, molti bambini non vanno a scuola perche’ le scuole non ci sono o sono troppo lontane. Vengono quindi portati nei campi dalle madri o lasciati da soli nelle case o nei villaggi.
Questa area del paese ha certo bisogno di un aiuto profondo, ma fino ad ora sembra essere stata dimenticata dal resto del mondo. L’energia elettrica qui non e’ mai arrivata, in alcuni villaggi vicino a Yeji regna un profondo silenzio, quasi a indicare l’attesa di chi vive qui di non essere piu’ solo un ombra.
Speriamo davvero di poter fare una piccola differenza per queste popolazioni che, nonostante la poverta’ e i bisogni, rimangono sempre accoglienti e sorridenti con i nuovi venuti.