Griffini (Presidente Ai.Bi.) “La roccia da cui ripartire è la spiritualità dell’adozione”. Partita la XXIV Settimana di Studi e Formazione delle associazioni Ai.Bi. e La Pietra Scartata

  presidente-aibi“Restituire dignità filiale ai bambini abbandonati” non  è solo il titolo della XXIV Settimana di Studi e Formazione delle associazioni Ai.Bi e La Pietra Scartata che ha preso il via oggi (24 agosto) e in programma fino al 29 agosto a Gabicce Mare (PU), ma è anche e soprattutto la sintesi di anni e anni di battaglie di Ai.Bi, la sua stessa essenza, il suo Dna: lottare per ridare ad un bambino abbandonato la sua dignità, il suo diritto di essere figlio.

Un principio base che è stato ribadito all’apertura dei lavori della Settimana dedicata alle Famiglie adottive, da Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, che ha introdotto i lavori.

Una frase per nulla scontata – ha ribadito Griffini – soprattutto alla luce di quanto opportunamente affermato al punto 58 della ‘Relatio Synodi’ , documento conclusivo della III Assemblea straordinaria del Sinodo che nel 2014 ha avviato il proprio percorso  dedicato alla Famiglia: l’adozione è segno eloquente dell’amore familiare e occasione per restituire dignità filiale a chi ne è stato privato. Ebbene Ai.Bi è assolutamente grata,attenta e sensibile al percorso che il Sinodo ha inaugurato in tema di accoglienza adottiva e affidataria”.

Il Presidente Griffini ha messo in luce quanto “leggere nell’ ‘Istrumentum laboris’ del giugno scorso che la realtà dell’adozione e dell’affido va valorizzata ed approfondita anche all’interno della teologia del matrimonio e della famiglia, non può che caricarci di entusiasmo”.

Questo vuol dire che, alla luce di un anno appena trascorso, impegnativo e difficile per le Adozioni internazionali (con un crollo dei bambini accolti da coppie estere) “mentre pare che tutto finisca – ha precisato Griffini – (quindi il massimo della debolezza), ciò che invece abbiamo seminato, con la grazie di Gesù Abbandonato, sta mostrando un orizzonte di ‘potente speranza’.

Per Griffini, dunque, la roccia da cui ripartire è la spiritualità dell’adozione: quella stessa su cui è stata fondata Ai.Bi. L’anima di Ai.Bi., la sua roccia, è il suo cammino di spiritualità: accogliere sempre e ovunque Gesù Abbandonato fra gli abbandonati dall’uomo.

Una forza che si ritrova e si riconosce pienamente nella debolezza, come del resto ci viene in aiuto San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi (12,7-10) “Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi; perché io non monti in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: “Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza….Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nella difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte”.

“Ora sta a noi, a ciascuno di noi individui e famiglie adottive – ha concluso il Presidente di Ai.Bi – : dare la nostra personale risposta, facendo tesoro di ciò che ci hanno insegnato tanti e tanti anni di lotta. Una debolezza che sia dunque una fatica feconda in nome dei 168 milioni di bambini abbandonati nel mondo alla ricerca e in attesa di una famiglia che li accolga e li ami”.