“Ha già 6 anni: non può più essere adottato!”

Elena scrive:

GRAZIE Ai.Bi.!

Sono mamma affidataria di un ragazzo di 16 anni che, dopo aver passato 6 anni in una comunità educativa e 2 in una casa famiglia, è arrivato da 2 anni da noi perché potesse avere una famiglia di riferimento che lo accompagnasse alla maggiore età. Da ormai 5 anni vede la madre una volta ogni 2 mesi in uno spazio neutro per giustificare l’affido. E’ uno strazio, questo ragazzo è completamente privo di fiducia e di speranza; completamente bloccato. Ci è stato detto dai servizi sociali che non è mai stata decretata l’adottabilità perché al momento dell’allontanamento dalla famiglia era troppo grande: aveva 6 anni!! A volte le celle non sono solo quelle di un anonimo istituto, a volte sono quelle della disperazione che anche tutto il nostro affetto e le nostre cure non riescono più ad aprire. Continuate a promuovere la vera accoglienza e combattete il buonismo vigliacco di chi purtroppo può decidere il destino di molti dei nostri figli.

 

Valentina BrescianiCarissima Elena, leggendo la sua lettera, mi sono venute in mente i tanti visi delle famiglie che come voi, stanno vivendo la fatica di un progetto di affido lungo, progetto in cui non c’è chiarezza del perché il bambino continui a rimanere in affido.

Che rabbia… a 6 anni un bambino è troppo grande per meritarsi una mamma e un papà?

Esempi come i vostri ci rendono sempre più convinti della necessità e dell’importanza di continuare a lottare contro queste ingiustizie perché poi, chi paga, sempre per le colpe dei grandi sono sempre i bambini.

Ora, vi rinnoviamo il nostro impegno nel portare avanti i valori della realtà dell’affido, proprio come stiamo già facendo con il nuovo Manifesto di Legge che potrà trovare anche sul nostro sito. Però siamo anche qui a chiedere il supporto di voi, famiglie affidatarie, che siete impegnate quotidianamente nell’affido, che vivete direttamente i sentimenti, le emozioni e le paure dei bambini che vivono in una sorta di limbo… abbiamo bisogno della vostra voce per continuare la nostra riflessione.

Grazie

Valentina Bresciani

Area Italia di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini