Ho un’adozione a distanza e vorrei “raddoppiare”: meglio rivolgermi allo stesso Paese o a un Paese diverso?

Buongiorno Ai.Bi.

Da circa 4 anni ho adottato a distanza con voi un bambino boliviano, con il quale ho stretto un rapporto di profondo e sincero affetto: ogni volta che ricevo una sua lettera, una sua foto o aggiornamenti su di lui, ho l’impressione che le migliaia e migliaia di chilometri che ci separano fisicamente si annullino in un istante. Ora sto valutando la possibilità di “raddoppiare” questo mio impegno a favore dei bambini più fragili che voi seguite con i vostri progetti in giro per il mondo. Vi chiedo però un consiglio: è possibile sostenere il centro in cui vive il “mio” bambino o le due forme di sostegno sono tra loro incompatibili? Ed è possibile adottare a distanza un altro bambino dello stesso centro, magari un amichetto del “mio” Juan? Se non fosse possibile, dove mi consigliereste di rivolgere il mio contributo?

Mi affido alle vostre indicazioni.

Grazie

Margherita

 

carlotta pacioneCara Margherita,

mi permetta di rivolgerle personalmente e a nome di tutta Ai.Bi. un doppio ringraziamento: per la continuità del suo sostegno, che prosegue ormai da diversi anni, al fianco di un bambino abbandonato a cui sta regalando affetto e sicurezza, e per la sua dichiarata intenzione di “raddoppiare” questo suo impegno a favore dell’infanzia più fragile.

Venendo alle sue domande, le posso assicurare che non esiste alcuna forma di incompatibilità tra adotta un bambino a distanza. Avendo adottato a distanza un bambino di un certo Paese, può tranquillamente decidere di attivare un sostegno a distanza per la comunità in cui quel bambino vive oppure una seconda adozione a distanza a favore di un minore sostenuto dalla stessa comunità. Allo stesso modo, può rivolgere il suo contributo a un altro bambino o un’altra comunità del medesimo Paese o a un Paese diverso.

Nel caso in cui scelga questa seconda strada, al momento le consiglierei di pensare al Adozione a Distanza Marocco, al Kenya o alla Siria: sono queste, infatti, le tre realtà in cui Ai.Bi. è presente e che al momento hanno maggiore bisogno di essere sostenute. Per il Marocco e il Kenya può scegliere tra l’adozione a distanza di un bambino o il sostegno a distanza di un’intera comunità, a seconda che intenda o meno raddoppiare anche il suo impegno economico. Ricordiamo infatti che la quota mensile prevista per l’adozione a distanza ammonta a 50 euro, mentre per il sostegno a distanza è di 25. Per quanto riguarda la Siria, invece, è possibile attivare esclusivamente un sostegno a distanza a supporto dei nostri progetti in questo Paese particolarmente afflitto.

Attendiamo con gioia la sua scelta.

A presto,

 

Carlotta Pacione

Ufficio Sostegno e Adozione a distanza di Ai.Bi.