Il Garante infanzia diventa operativo

Il Garante per l’infanzia diventa pienamente operativo. Domenica prossima, infatti, entreranno in vigore le regole che definiscono l’organizzazione dell’ufficio e la gestione delle risorse. Si tratta di un tassello fondamentale per mandare a regime l’attività della nuova Authority, che dopo essere stata istituita con grande ritardo dalla legge 12/2 01, ha aspettato per nove mesi il regolamento (ilDpcml68/2oi2) che ne organizza l’attività.

Si tratta ora di recuperare il tempo perduto rispetto agli altri Paesi europei, che hanno ottemperato ben prima di noi all’obbligo comunitario di dotarsi di un Garante per i minori e hanno già dato vita a una rete europea, presso cui la nostra Autorità si è accreditata di recente.

Da lunedì prossimo l’Authority nostrana potrà, dunque, fare il salto di qualità. Finora si è limitata a svolgere attività ordinaria, anche perché non poteva accedere -a causa della mancanza del regolamento – alle risorse stanziate per il proprio funzionamento. Si tratta di 1,5 milioni di euro all’anno, che però sono già diventate, per effetto dei vari tagli imposti dal contenimento delle spese, poco più di un milione.

Budget con cui far funzionare un ufficio di io persone – tutti dipendenti pubblici reclutati in posizione di comando da altre amministrazioni – più il Garante, che a differenza delle altre Autorità, le quali hanno forma collegiale, è un organo monocratico: nel novembre scorso è stato nominato Vincenzo Spadafora, ex presidente dell’Unicef Italia, il cui stipendio è equiparato a quello di capo dipartimento della Presidenza del consiglio e non può superare i 2oomila euro l’anno lordi.

Il regolamento istituisce anche la consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni che si occupano di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, che si riunirà due volte l’anno.

Tra i compiti dell’Autorità, quello di attivare una casella di posta elettronica o comunque uno strumento telematico equivalente, presso cui ognuno potrà inviare segnalazioni di casi di violazione dei diritti dei bambini. L’Authority potrà, inoltre, sottoscrivere un protocollo coni Garanti dell’infanzia regionali – al momento sono 11, ma in alcune realtà sono accorpati alla figura del difensore civico – attraverso cui disciplinare e standardizzare le procedure per segnalare gli abusi sui minori.