Il triste record di Natale 2020: in Italia superati i 4 milioni di poveri 

“Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.  

Quante persone in questo difficile 2020 a causa della pandemia hanno dovuto combattere contro una crisi non solo sanitaria ma anche economica che ha messo a repentaglio la possibilità di avere anche quel minimo di entrate per poter portare qualche cosa di caldo dentro il piatto?

Purtroppo più di quante si immagini se, come ha stimato Coldiretti, sulla base dell’ultimo rapporto di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il fondo di aiuto agli indigenti (Fead) relativo al periodo 1994-2020, sono stati circa  4 milioni gli italiani che hanno dovuto chiedere aiuto per portare qualche cosa in tavola  a Natale e a Capodanno.

 Tra loro spiccano i bambini al di sotto dei 15 anni di età che rappresentano il 21% dei più fragili e gli anziani sopra i 65 anni, che ne costituiscono il 9%, mentre  i senza fissa dimora, secondo i dati Fead sarebbero il 3%.

 Ciò che sconcerta maggiormente è l’incremento esponenziale degli indigenti: “Un numero praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno – dichiara Coldiretti in un articolo, sottolineando come questa sia solo – la punta dell’iceberg della situazione di difficoltà in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia”.

Ad allargare le fila dei nuovi poveri c’è chi a causa del covid ha perso il lavoro, i piccoli commercianti, gli artigiani,  le “ persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. – spiega Coldiretti – Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.

 Ma se la crisi per molti ha inciso profondamente sulla possibilità di poter assolvere ai bisogni primari della propria famiglia, ha anche messo in luce lo spirito di solidarietà tipico del nostro Paese.

Tante le manifestazioni di solidarietà…

Quasi 4 italiani su 10 hanno infatti dichiarato di partecipare ad iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno – A beneficiarne sono soprattutto quei nuclei di nuovi poveri  ‘invisibili’ che, proprio a causa del repentino peggioramento della propria condizione economica, non sono stati ancora integrati nei circuiti “consolidati” dell’assistenza”.

E grazie alla Spesa Sospesa, sono stati oltre 5 milioni i chili  di prodotti tipici italiani a Km0 distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti ai più bisognosi durante le Feste di fine anno per garantire un pasto di qualità di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid.